Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

SCI ALPINO

Sofia Goggia parla dell'infortunio e cita Elena Fanchini: "Quello che fa più male è lo strappo che ho dentro"

La 31enne di Astino ha spiegato le sensazioni a quasi tre settimane dalla terribile caduta a Ponte di Legno ricordando la compagna di squadra, scomparsa poco più di un anno fa

di Marco Cangelli
22 Feb 2024 - 20:52

"Se questo è il piano che Dio ha riservato per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo”. Inizia così il lungo post pubblicato sui social da Sofia Goggia che, a quasi tre settimane dall'incidente che l'ha vista protagonista sulle piste di Ponte di Legno, è tornata a parlare del grave infortunio che le ha interrotto bruscamente la stagione. La 31enne di Astino ha voluto utilizzare le parole di Elena Fanchini per spiegare quanto le stia accadendo, le stesse che l'accompagnarono alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 e che hanno guidato l'atleta bresciana nella lotta al tumore. 

Un esempio che è rimasto indelebile nella mente di Sofia che, grazie alla forza indotta dalla compagna di squadra, ha deciso di ripartire anche questa volta, dopo l'ennesima caduta che ha falcidiato una carriera tanto vincente quanto fragile. "Mi sono ispirata a Lei, l’ho fatta “mia” ed è ciò che mi sono detta quando mi stavano trasportando a Milano in elicottero, con la ferma consapevolezza che quella sgradevolissima sensazione che avevo avuto in pista, quando ancora non mi ero fermata dalla caduta, era veritiera: la mia tibia era rotta e frantumata - ha raccontato la finanziera orobica -. Mio papà mi ha scritto per messaggio che 'questo mio dolore non sarà invano” ma, anche se poi il tempo mi dirà che lui aveva ragione, attualmente stento a crederci. Non è un osso che si rompe e non è la fatica, seppur pesantissima, del settimo, complicato, intervento chirurgico in carriera. Ciò che fa male, davvero male, è quella lacerazione che sento dentro al petto, strappo che solo io posso avvertire radicato nel mio profondo, figlio del fatto di essere per l’ennesima volta a tu per tu con me stessa in una situazione del genere nonostante gli sforzi, l’impegno e le scelte lavorative affinché la possibilità che questo tipo di avvenimenti potesse accadere, si riducesse drasticamente".

Nonostante ripartire questa volta sia ancor più complicato del solito, complice i pregressi che l'azzurra porta come un fardello sulle spalle e soprattutto le circostanze in cui la caduta avvenuta, Goggia è pronta a rialzarsi anche questa volta e ritrovare nuovamente quella stabilità che la stava accompagnando sia in velocità che in gigante. Dopotutto la fuoriclasse tricolore è diventata celebre per i suoi recuperi impossibili così come per quella determinazione, accompagnata a un filo di pazzia, che l'ha trasformata in un esempio per molti giovani. Un po' come Elena Fanchini che, consapevole del male che doveva affrontare, non si è mai arresa sino alla fine.

"E' l’impossibilità di riuscire solamente, che poi per me è tutto, a vivere normalmente la mia passione sugli sci, passione per cui ho lavorato e per cui lavoro assiduamente da una vita intera. Fa malissimo. Ma bisogna trovare la forza e andare avanti. La Elly aveva ragione: per quanto dura sia accettare questa situazione, non posso fare altrimenti; il senso forse arriverà poi. È “solo” una prova in più: difficilissima, tosta, ma una in più - ha concluso la bergamasca -. E caro papà.. anche se nel mio cuore mi sembra di essere ferma distesa su quella pista a Ponte temendo il momento in cui dovrò incrociare gli occhi del mio allenatore, skiman e preparatore per dirgli che anche quest’anno il Sogno si è interrotto, ti prometto che ce la metterò tutta per far sì che questo dolore terribile non sarà invano. Lo prometto a mio padre. E lo prometto a tutti voi".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri