Il Premier italiano: "Ho intenzione di adoperarmi perché la finale non si faccia in un paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente"
Mario Draghi non vuole che la finale di Euro 2020 si giochi a Wembley e sogna di portarla a Roma. Il Premier da Berlino, a fianco della cancelliera Angela Merkel, è uscito allo scoperto: "Ho intenzione di adoperarmi perché la finale non si faccia in un paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente". Missione difficile per il presidente del Consiglio visto che la Uefa è vicina all'accordo con il governo inglese per consentire l'ingresso a 60mila tifosi.
Immediata la risposta della Uefa che va avanti per la sua strada e non ha nessuna intenzione di spostare la sede della finale da Londra: "La Uefa, la federazione inglese e le autorità inglesi stanno lavorando a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale di Euro a Wembley e non ci sono piani per cambiare la sede di quelle partite", le parole in una nota ufficiale.
No comment, invece, da Downing Street anche se, da quanto apprende l'ANSA da fonti bene informate, il governo britannico intende far sapere di essere "completamente impegnato", in stretto contatto con l'Uefa, a far sì che le semifinali e la finale si possano svolgere a Wembley come previsto "in condizioni di sicurezza" sanitaria per tutti.
La Raggi, invece, appoggia Draghi: "Spostare la finale degli Europei a Roma? Siamo pronti. Dopo successo dell'apertura di Uefa 2020, Roma e Italia hanno dimostrato di saper organizzare grandi eventi internazionali", ha scritto su Twitter la prima cittadina della Capitale.
LA MERKEL: "GOSENS È UN OTTIMO GIOCATORE"
Dalla Merkel sono arrivati poi i complimenti per i risultati della squadra di Mancini: "Abbiamo posizione diverse, l'Italia gioca bene ma noi facciamo il tifo per la nostra squadra". Poi una battuta su Gosens: “Comunque entrambi pensiamo che il tedesco Gosens dell’Atalanta sia un ottimo giocatore”.