L'attaccante della Juventus si lamenta delle critiche che lui e la Spagna continuano a subire
La Spagna pareggia la sua seconda partita a Euro 2020 e le critiche, già taglienti da parte della stampa dopo il primo match, saranno ancora più pesanti nelle prossime ore. Alvaro Morata non ci sta: "Se ascoltiamo quello che ci dicono non va bene, aspettano il momento per buttarci tutto addosso – afferma il centravanti spagnolo a Sky Sport – In eventi del genere, di solito tutto il Paese sta con i giocatori. Sappiamo di arrivare da generazioni di geni capaci di vincere tutto e per noi non è facile".
"L’abbraccio con Luis Enrique? L’ho ringraziato per la fiducia che dà a me e a tutta la squadra”. Sulle due occasioni mancate ha aggiunto: “Sul rigore mi è arrivata la palla a duemila all’ora, devo rivedere anche l’occasione su Szczesny. Sono giocate in velocità, sembra facile da fuori. Mi interessa poco il fatto di aver segnato. Questo è uno sport collettivo, bisogna pensare alla squadra e non mi cambia nulla segnare o no se pareggiamo. Dispiace per i tre punti, abbiamo ancora una finale da giocare. Bisogna avere fede e lavorare ogni giorno di più”.