Il ct ha provato gli stessi undici che hanno eliminato l'Austria. Chiellini recuperato, Florenzi no
Squadra che vince non si cambia, squadra che soffre nemmeno. Sembra essere questo l’orientamento di Mancini in vista del quarto di finale di Euro 2020 contro il Belgio. Ci saranno pure 26 titolari, come ripetono sempre giocatori e allenatore, ma 11 di questi sono più titolari degli altri e tali rimangono anche se qualcuno, contro l’Austria, è apparso un po’ stanco. Nell’allenamento di ieri, il primo con prove di formazione anti-Belgio, il CT ha infatti puntato sui soliti noti: Barella-Jorginho-Verratti a centrocampo, Berardi-Immobile-Insigne in attacco. Evidentemente Pessina e Chiesa, ma anche Locatelli, vengono ritenuti titolari aggiunti in grado di dare un contributo prezioso anche a gara in corso, tenendo in considerazione la possibilità, già verificatasi negli ottavi, di dover sconfinare nei tempi supplementari.
Al momento, stando all’unica vera prova fatta finora, l’Italia contro il Belgio giocherebbe così: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi (Chiellini), Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne. Resta da definire la questione del rientro di Chiellini dopo l’infortunio al flessore della coscia sinistra.
Sta bene? Sì, anche ieri ha svolto né più né meno il lavoro di tutti gli altri, ma nella parte tattica (quella più indicativa delle scelte dell’allenatore) c’erano Acerbi con i titolari e lui tra le riserve. Sarà il capitano, in base alle sue sensazioni e in accordo con Mancini, a decidere se sia giunto il momento di rientrare senza correre rischi, ma il messaggio recapitato ad Acerbi nell’ultimo allenamento è chiaro: “sappi che potresti giocare di nuovo tu, quindi tieniti pronto”.
Servirà la seduta di questo pomeriggio per avere maggiori certezze sulle decisioni di Mancini, che in ogni caso non potrà contare, nemmeno questa volta, su Alessandro Florenzi. Il terzino ieri ha ripreso a correre assistito da un preparatore, ma è troppo tardi perché possa rientrare in gioco all’Allianz Arena. Come detto, la formazione anti-Belgio sarebbe praticamente identica a quella che ha faticato contro l’Austria, forse perché il CT ha visto più meriti degli avversari che difficoltà degli azzurri. In effetti la nazionale di Foda, con 207, è prima nella classifica dei palloni recuperati in cui l’Italia, pur considerata una squadra molto aggressiva, è 14.ima a quota 151.
Austria prima anche per tackle vincenti (35), davanti a Germania (34) e Ucraina (27). Gli azzurri (15) sono diciassettesimi. Quindi: gli austriaci non sono fenomeni, ma i numeri dicono che la nazionale di Mancini ha sofferto contro la squadra più aggressiva del torneo!