Pellé questa volta stecca, bene tutti i difensori
Buffon 6.5: due minuti e subito un'uscita decisiva. Di quelle che, a freddo, potrebbero rappresentare per altri un'insidia. Poi mai più chiamato in causa, a riprova di una partita contro avversari dai contenuti tecnici di straordinaria povertà. Meglio così.
Barzagli 6: ha alternato la guardia su Guidetti a quella su Ibra, in un pomeriggio di relativa tranquillità. Eccezion fatta, s'intende, per gli scontri fisici mai banali con Zlatan.
Bonucci 6.5: si disimpegna come al solito con buona autorità alla guida del reparto arretrato ma è meno preciso rispetto alla partita col Belgio nella fase di impostazione.
Chiellini 6.5: sui calci piazzati è lui che ha il compito di marcare Ibrahimovic. Tradotto, quando c'è da metterci il fisico il suo contributo non manca. E tanto, ovviamente, basta.
Candreva 5.5: nella morsa di Olsson e Forsberg finisce col fare costantemente il quinto di difesa senza riuscire quasi mai a liberare la sua corsa e arrivare al cross. Si scrolla di dosso un po' di timidezza nel secondo tempo, difetta però di precisione nell'ultimo tocco.
Parolo 6.5: poco appariscente, come sua caratteristica, ma di sostanza. Copre, aiuta i compagni, avanza a sostegno delle punte e per poco non trova il gol, spizzicando la traversa su assist di Giaccherini.
De Rossi 5.5: con Ibra che nel primo tempo arretra a prendere palla è penalizzato in fase di costruzione dovendo spesso preoccuparsi più che altro di interdire. Più appannato che a Lione, finisce in debito di ossigeno lasciando il posto a Motta.
Giaccherini 6: balla in mezzo a dei giganti ma non trova il guizzo agile per lasciare sul posto i marcantoni svedesi che non brillano certo in quanto a rapidità. Migliora nella ripresa, sfornando un quasi assist per Parolo.
Florenzi 5.5: meglio quando prova ad offendere, peccato che lo faccia di rado. Nel primo tempo Ekdal e Larsson finiscono spesso per costringerlo ad abbassare il raggio d'azione, vanificandone le potenzialità di spinta. Prova a riscuotersi nella ripresa ma resta sotto i suoi standard.
Eder 7: fatica a trovare la misura per la sponda sugli esterni e non riesce a trovare mai il dialogo proficuo con Pellè. Ha il merito però di essere il solo, o quasi, a provarci e quando entra Zaza allarga il suo raggio d'azione trovando nel finale la serpentina per il gran gol del successo azzurro.
Pellè 5: la giornata in cui non ti riesce nulla o quasi. Primo controllo sempre macchinoso, errori banali in appoggio, non pervenuto sotto porta se non per un tiro in curva a inizio ripresa.
Zaza 6.5: sta bene e si è visto, decisivo in occasione del gol di Eder.
T. Motta 6: in campo per De Rossi, svolge con ordine il compito affidatogli in regia.
Sturaro sv
All. Conte 6: il suo carattere, lo ripetiamo, è quello della squadra che ha forgiato. Tosta e caparbia. Non bella, oggi, ma concreta. Nei cambi, però lo avremmo preferito vedere un po' meno conservativo. Ma il risultato, alla fine, gli dà ragione.