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Euro 2016: Shprygin caso europeo

Il capo ultras russo vicino a Putin rischia di far esplodere un caso diplomatico in Europa

17 Giu 2016 - 10:50

A due anni dal Mondiale in Russia nel 2018 gli scontri con relative espulsioni dalla Francia con gli hooligans russi protagonisti stanno creando un caso diplomatico. Uno dei 20 ritenuti responsabili delle violenze di Marsiglia a Euro 2016 è Alexander Schprygin, capo delegazione ufficiale dei tifosi e come tale componente del comitato organizzatore del prossimo Mondiale. Una situazione imbarazzante con il Cremlino che si è schierato in sua difesa.

La decisione di fermare questi tifosi ha generato una certa freddezza tra Parigi e Mosca con il Cremlino che si è schierato a difesa dei propri connazionali sostenendo le ragioni degli hooligans russi coinvolti. Tra questi c'è Alexander Schprygin, capo ultras designato e membro del comitato organizzatore di Russia 2018 nonché ultranazionalista e molto vicino al presidente Vladimir Putin e del deputato di estrema destra Igor Lebedev. Per la Uefa - e non solo - questo è un grosso problema.

Schprygin infatti è noto per le sue posizioni vicine all'estrema destra e già in passato alcune sue foto che lo ritraevano intento a fare un saluto nazista o afferrare un kalashnikov avevano fatto discutere. La posizione all'interno dell'organizzazione del prossimo Mondiale rischia di creare un caso diplomatico a due anni dalla manifestazione così come la procedura disciplinare aperta dalla Uefa con la minaccia di esclusione da Euro 2016 in caso di nuovi incidenti provocati dagli hooligans russi.