Il portiere della nazionale spagnola è indagato insieme a Iker Muniain nell'ambito dell'inchiesta sul magnate del porno Torbe. Spunta anche il nome di Isco. De Gea si difende: "Solo bugie"
Uno scandalo sessuale scuote lo spogliatoio della Spagna. David De Gea risulta infatti indagato insieme a Iker Muniain nell'ambito di un'indagine sull'impresario iberico del porno Torbe. Il portiere dello Utd sarebbe accusato di aver concordato un incontro sessuale con una minore, che ora è tenuta sotto protezione. Secondo il Sun, per il nazionale iberico si profilerebbe un'espulsione dalla squadra che è in Francia per disputare gli Europei. Per El Confidencial, anche Isco sarebbe coinvolto.
I fatti risalirebbero al 2012 e tutto si sarebbe svolto in un hotel di lusso nel centro di Madrid. Nel dettaglio, la supertestimone avrebbe puntato il dito contro il portiere delle Furie Rosse, accusato di aver combinato l'incontro hard, e l'attaccante dell'Athletic Bilbao, spiegando di essere stata portata nella suite dell'albergo da Torbe dietro la promessa di denaro e di essere stata poi presa con la forza da Muniain e da un altro giocatore dell'Under 21 spagnola insieme a un'altra donna.
Accuse pesanti, confermate dall'informativa della polizia che ha raccolto la ricostruzione della giovane: "Sia la ragazza nuova che TP3 (testimone sotto protezione) furono abusate sessualmente da due calciatori. Se si negavano, venivano aggredite fisicamente dai calciatori. Nessuna delle due ragazze fu pagata".
Oltre a De Gea e Muniain, stando a El Confidencial, nello scandalo sessuale risulterebbe coinvolto anche Isco. Proprio il campione del Real sarebbe infatti uno dei due giocatori che avrebbe partecipato all'aggressione sessuale insieme a Muniain.
"Respingo con forza le accuse che mi vengono mosse, sono solo bugie" si è difeso il portiere spagnolo parlando dal ritiro della sua Nazionale: "E' un tentativo di offuscare la mia immagine, ma io so quello che ho fatto". "La questione è nelle mani dei miei avvocati - ha proseguito De Gea - è tutto falso, quindi io sono molto tranquillo". Il portiere dello United ha raccontato che stava giocando alla Playstation quando gli hanno riferito la notizia dell'indagine e che per prima cosa ha avvertito la sua famiglia: "La cosa più importante è che stiano tranquilli - ha detto - sanno che sono un bravo ragazzo come lo sanno i miei compagni, che mi stanno dando grande sostegno in questo momento. Mi dà molta forza essere con la Nazionale - ha concluso De Gea - ora penso solo all'Europeo, al resto penseranno i miei avvocati".