Euro 2024, ecco la Top 11 dei campioni assenti
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Sono molti i giovani convocati dalla proprie nazionali e per molti di loro è la prima grande occasione a livello internazionale: ecco le possibili sorprese di Euro 2024.
Euro 2024 è ormai alle porte e tutte le nazionali sono pronte a scendere in campo per conquistare il titolo di campione d'Europa detenuto dall'Italia. Ci sono Ct che hanno deciso di puntare sull'usato sicuro, ma anche altri pronti a scommettere su giovani calciatori che tanto bene hanno fatto durante il corso della stagione mettendosi in grande mostra. Chi viaggia a braccetto con il talento generazionale è sicuramente la Spagna, avversaria dell'Italia. Oltre ai vari Pedri, Rodri, Morata e Carvajal, per questo Europeo il Ct de la Fuente ha deciso di chiamare due giovanissimi del Barcellona: il più noto Lamine Yamal (classe 2007) e Fermin Lopez, centrocampista classe 2006. Se il primo ha già fatto vedere tutte le sue qualità, meritandosi anche una maglia da titolare nel club balugrana, il secondo è in rampa di lancio e vuole sfruttare questa occasione per prendersi il centrocampo spagnolo e del Barcellona. D'altronde se ti presenti in prima squadra segnando un gol e fornendo un assist contro il Real Madrid vuol dire che di stoffa ne hai eccome.
DA LECCE CON FURORE
Tra i giovani talenti che prenderanno parte a Euro 2024 non si possono non citare due giocatori che hanno Lecce come punto in comune. Il primo è il danese Morten Hjulmand, che ha vestito la maglia giallorossa dal 2021 al 2023 diventando anche capitano della squadra. In estate, però, è arrivato l'addio al Lecce per trasferirsi allo Sporting Lisbona, dove quest'anno ha vinto il campionato. Spesso sottovalutato, Hjulmand è un ottimo equilibratore di gioco. Chi, invece, deve ancora fare il grande salto ma lo farà a breve è Medon Berisha, centrocampista albanese di proprietà del club salentino. Il Ct Silvinho ha deciso di chiamarlo nonostante le 6 presenze stagionali in prima squadra. Nella stagione 2022/2023, però, Berisha è stato uomo chiave dell'Under 19 salentina che ha conquistato lo scudetto. Potrebbe essere lui la mossa a sorpresa in casa Albania.
INGHILTERRA E FRANCIA, QUANDO IL TALENTO ABBONDA
Quando si pensa ai talenti generazionali non si possono escludere Inghilterra e Francia da questa lista. Al di là dei più rinomati Mbappé e Bellingham, vere e proprie stelle delle rispettive nazionali, entrambe le compagini vantano alcuni talenti pronti a prendersi la scena del grande calcio internazionale. A partire dal giovane centrocampista del Manchester United, Kobbie Mainoo, convocato da Southgate in seguito a una grande stagione con la maglia dei Red Devils. Il classe 2005, complice anche i molti infortuni, si è preso le chiavi del centrocampo della squadra di ten Hag segnando anche un gol nella finale di FA Cup contro i rivali del Manchester City. Sicuramente una grande scoperta. Chi, invece, aveva già dimostrato le proprie qualità ma non aveva ancora fatto il grande salto, sono Conor Gallagher, Cole Palmer ed Eberechi Eze. I primi due, di proprietà del Chelsea, sono stati fondamentali nella rincorsa europea dei blues: Palmer ha segnato 22 gol in Premier League, cinque in meno di Haaland. Occhi puntati anche su Eze, attaccante esterno del Crystal Palace che tanto bene ha fatto nel finale di stagione chiudendo con 11 gol all'attivo.
Come detto, anche in Francia i giovani talenti in rampa di lancio non mancano. Soprattutto in casa PSG, dove Warren Zaïre-Emery (classe 2006) e Bradley Barcola si sono messi in luce in questa stagione. Il primo è un prodotto del settore giovanile parigino e vanta due record non da poco: è il più giovane calciatore a partire titolare in una sfida a eliminazione diretta di Champions League e il più giovane marcatore francese nella massima competizione europea. Due statistiche che fanno presagire come il futuro sia nelle sue mani: quest'anno ha trovato tanto spazio grazie, e soprattutto, a Luis Enrique, che ha intravisto in lui il giocatore giusto per completare la mediana parigina. Chi, invece, sta facendo un percorso di crescita è Barcola (classe 2002), arrivato a Parigi la scorsa estate per la cifra monstre di 45 milioni di euro. Esterno d'attacco dalla grande tecnica, quest'anno si è visto a sprazzi e l'Europeo può essere la giusta vetrina per mettersi in mostra e dare risposte al quesito dell'anno: il PSG ha già in casa l'erede di Mbappè?
QUANDO LA SERIE A CHIAMA...
Il talento risponde sempre. Oltre ai tanti giocatori del nostro campionato convocati dal Ct Spalletti, ci sono alcuni nomi che potrebbero ritagliarsi uno spazio importante. A partire dal più noto di tutti, Kenan Yildiz, attaccante turco classe 2005 convocato da Vincenzo Montella. Dopo un inizio di stagione tra le fila della formazione Next Gen, Yildiz è passato in pianta stabile in prima squadra trovando anche due gol tra le fila bianconere. Inulte discutere sul suo talento: con il pallone tra i piedi sa sempre cosa fare ed è un pericolo per tutte le difese. In attesa di abbracciare Thiago Motta, il giovane trequartista è pronto a sfruttare la prima chance europea.
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Chi si è messo in mostra in Serie A è anche Tomas Suslov, trequartista del 2002 in forza all'Hellas Verona. Alla prima stagione in Italia, lo slovacco ha messo a segno 3 gol fornendo anche 5 assist: non male come bottino. Anche per questo è stato convocato dal Ct Calzona, che potrebbe usarlo come jolly durante le partite. Anche per lui questo Europeo può essere la vetrina giusta per attirare le grandi squadra. Arrivano dalla Serie B, invece, gli ultimi due nomi della Serie A: Dennis Man e Valentin Mihaila, attaccanti del Parma di Fabio Pecchia che l'anno prossimo giocheranno in massima serie. Convocati entrambi dalla Romania, Euro 2024 può essere la giusta occasione per confermare la crescita avuta nelle ultime stagioni. In attesa della chiamata di qualche big...
NUOVE PROMESSE E VECCHIE CONOSCENZE
Tra i tanti giocatori che parteciperanno all'Europeo ci sono nuove promesse pronte a sbarcare nel calcio che conta e vecchie conoscenze, accostate anche ai club di Serie A. Primo su tutti è Mykhaylo Mudryk, attaccante del Chelsea che quest'anno ha sicuramente migliorato i propri numeri anche grazie all'arrivo in panchina di Pochettino, che l'ha aiutato tanto a crescere. L'Ucraina punta tantissimo sull'ex Shakthar, chiamato a fare la differenza in una competizione europea. Il fatto di partire più indietro a livello di risonanza internazionale lo può aiutare a fare bene. Chi, invece, avrà molti occhi addosso è Georgiy Sudakov, trequartista dello Shakthar seguito anche dal Napoli. In questa stagione ha messo a segno 6 gol e fornito 4 assist. Il classe 2002 è seguito da molti club e giocare un buon Europeo può sicuramente aiutarlo in vista del futuro.
Oltre ai giocatori inglesi citati in precedenza, ci sono due centrocampisti che giocano in Premier League e che possono rivelarsi fondamentali per le proprie nazionali: si trattano del belga Amadou Onana, in forza all'Everton, e del portoghese João Palhinha, di proprietà del Fulham. Se il primo, classe 2001, va in cerca di conferme dopo l'ultima stagione positiva, il secondo è da tempo pallino del Bayern Monaco che continua a seguirlo anche in questa sessione di mercato: dimostrare di stare a determinati livelli può essere un ottimo biglietto da visita per entrambi.
Gli ultimi due giocatori arrivano dalla Liga e nell'ultima stagione hanno avuto percorsi diversi. Il primo è Arda Guler, talentuosissimo trequartista turco del Real Madrid, costretto a saltare gran parte della stagione a causa di un infortunio al ginocchio. Al suo rientro, però, ha già fatto vedere di che pasta è fatto confermando quanto di buono ammirato con la maglia del Fenerbache. Montella l'ha convocato, se messo in campo può notevolmente aumentare la qualità della nazionale turca. Il secondo, invece, è Artem Dovbyk, attaccante ucraino del Girona dei miracoli. In questa stagione ha messo a segno ben 24 gol vincendo la classifica dei cannonieri in campionato. Tante squadre hanno messo gli occhi su di lui e l'Atletico Madrid al momento sembra in vantaggio: garantisce gol e presenza fisica, è un centravanti moderno pronto a guidare la propria nazionale.