Italia, qualcosa si muove: la cura Spalletti inizia a dare frutti

Magari non ancora convincente, ma perlomeno vincente. L'Italia che torna dalla mini tournée americana regala più speranze che ambizioni, ma con la sensazione che in Germania potrebbe difendere con onore il titolo conquistato nel 2021. Non bisogna dimenticare che il ct Luciano Spalletti è alla guida degli Azzurri da soli sette mesi e che ha lavorato con il gruppo giusto una manciata di volte. Gli Europei sono praticamente alle porte ed è difficile chiedere di trasformare una squadra in via di assemblamento in una corazzata. Nemmeno Mancini aveva a disposizione tanti fuoriclasse, eppure è riuscito nell'impresa.

Ci sta provando anche il tecnico campione d'Italia e qualcosa di buono si sta vedendo. Come nel primo tempo contro l'Ecuador. Rispetto alla precedente amichevole contro il Venezuela, infatti, il centrocampo è apparso più "sul pezzo", con un Barella particolarmente ispirato e pronto a prendere le redini del reparto. Nonostante gli esperimenti, il modulo su cui puntare con decisione pare essere il 4-3-3. La mancanza di una punta di primo livello resta il principale problema da risolvere e visto che da qui a giugno non sboccerà un nuovo fuoriclasse, bisogna puntare sul gioco.

Ed è qui che arrivano le buone notizie. Nonostante le rotazioni, la squadra sembra aver già recepito bene i concetti espressi da Spalletti. Cambiando i giocatori, il risultato è stato quello di vedere una Nazionale che sa cosa fare, anche se non sempre ci riesce nel migliore dei modi. A questo punto bisogna attendere che finisca il campionato e il gruppo si raduni nel pre-ritiro verso Euro 2024. Qui il ct avrà modo di lavorare con continuità con i suoi ragazzi e chissà che non possa nascere una bella Italia, capace di appassionare e trascinare i tifosi come nella magica estate inglese di tre anni fa.