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Martin Adam vittima di body shaming: "Mi mandano i meme, sono nato così"

L'attaccante dell'Ungheria: "Questo è il mio corpo, è una questione di genetica"

17 Giu 2024 - 14:49
 © Getty Images

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Il body shaming è una piaga della nostra società e ha effetti devastanti sull'autostima, contribuendo a disordini alimentari, depressione e ansia. Un fenomeno che dilaga soprattutto sui social, dove nell'anonimato ci si sente leoni da tastiera, e che è sbarcato anche a Euro 2024. Perché non tutti i calciatori sono belli come Cristiano Ronaldo e hanno un fisico da modello. Come Martin Adam, attaccante dell'Ungheria, barba da vichingo e fisico da rugbista. Entrato in campo al 79' della sfida contro la Svizzera, il bomber che gioca in Corea del Sud è entrato subito nel mirino degli haters, diventando un meme. "Certo che uno o due mi colpiscono, di solito ci rido sopra - ha detto in conferenza stampa -. Sono nato in questo modo, ho questa forma corporea, non sto dicendo che ero così grande quando sono nato, ma ho una genetica che non posso cambiare".

Al di là dei detrattori che lo prendono di mira e che Adam sa come gestire, Euro 2024 è un sogno che si realizza anche pensando a dove era tre anni fa: "Euro 2020? Ricordo benissimo dove fossi, sul divano di casa a bere birra". Magari un gol in Germania non lo segnerà mai, ma di certo con la sua simpatia ha già conquistato milioni di appassionati.

Cos'è il body shaming

 Il termine “body shaming” indica la pratica di offendere qualcuno o qualcuna per il suo aspetto fisico, ad esempio attraverso insulti, derisioni, giochi di parole, allusioni, in genere diffusi tramite l’utilizzo del social media, spesso sistematici e persistenti. Non esiste una definizione univoca del "body shaming" poiché si tratta di un termine che si è diffuso nella cultura popolare e nell'attivismo, soprattutto online. È una forma di violenza che sfrutta l'insicurezza corporea (la sensazione di disagio o insoddisfazione riguardo al proprio aspetto fisico) e assume spesso le forme del bullismo/cyberbullismo o dell’hate speech legati all'aspetto fisico. Il “body shaming” può diventare anche una manifestazione della violenza di genere, circostanza che rende bambine e ragazze ampliamente esposte a offese e aggressioni basate su commenti negativi relativi al loro corpo: il body shaming è parte di una cultura che promuove la disuguaglianza di genere e contribuisce a una mentalità sessista.

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