Il ct azzurro presenta la prima delle due amichevoli in Usa contro il Venezuela: "Abbiamo bisogno di vedere qualcuno di nuovo, c'è sempre possibilità di inserirsi"
Luciano Spalletti presenta in conferenza stampa la sfida contro il Venezuela, la prima in terra Usa. Il ct proverà qualcosa di nuovo ma in vista di Euro 2024 le porte della Nazionale sono aperte a tutti. "Incide tutto. Incidono queste due amichevoli, inciderà il campionato, saremo attenti dentro gli allenamenti delle squadre e dentro le partite di campionato - ha spiegato -. Staremo attenti ai comportamenti in queste due amichevoli, abbiamo bisogno di vedere qualcuno di nuovo, c'è sempre possibilità di inserirsi. Essendo l'Italia, avendo bisogno di creare qualcosa di nuovo, qualcosa di forte, ci si porta sempre dietro qualcosa da queste prove".
Spalletti approfitterà delle amichevoli con Venezuela ed Ecuador per fare degli esperimenti. "Cambio tattico? Ormai c'è questa apertura a essere calciatori che sanno interpretare più moduli e più sistemi di gioco all'interno della stessa partita. Bisogna fare qualcosa di moderno. Prima avevamo poco tempo e ci siamo focalizzati solo su un sistema. Anche quando abbiamo perso, ho dichiarato che saremmo rimasti su quel sistema. Ora c'è più tempo per fare qualcosa di diverso".
Dopo la visita di ieri, Spalletti è tornato a esaltare Jannik Sinner. "È già un esempio da tanto, da quando ha cominciato, da quando è ragazzino. Da ragazzino normalissimo, da una posizione più difficile rispetto ad altri, è riuscito a essere vicinissimo al top, a essere il numero uno, scalando posizioni. Ieri c'ha fatto vedere che, per essere sul tetto del mondo, uno deve diventare top anche nelle altre ore in cui non fa sport. È mentalizzato in maniera corretta e si vede, ha cambiato persino allenatore per questo. Lo dicono le sue scelte. Conosce benissimo la sua personalità e il suo carattere, sa dove vuole arrivare".
Il ct ha un pensiero per Joe Barone, il dg della Fiorentina scomparso nella giornata di martedì a soli 57 anni. "Noi come gruppo nazionale, ma c'ha già pensato il presidente Gravina, siamo tutti vicino alla famiglia Barone e alla famiglia di Commisso. Sappiamo tutti che valore perdiamo per il nostro sport, per il calcio in generale. Ha influenzato più lui il calcio in questi 5 anni rispetto a tanti altri che non hanno fatto niente di quello che ha fatto lui. E il Viola Park ne è l'esempio e ne è la conferma, di cosa vuol dire fare le cose da grandi imprenditori".