"Il designatore ha chiesto di utilizzarla pochissimo, solo in caso di errori grossolani, e di fidarsi delle sensazioni in campo degli arbitri"
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Euro 2024 ha appena chiuso i battenti con la vittoria meritata della Spagna certificando il trionfo del "bel gioco". A livello generale in campo però è emersa anche un'importante inversione di tendenza per quanto riguarda la direzione delle gare. Al netto di qualche episodio in cui la tecnologia è intervenuta per risolvere questioni di centimetri facendo anche discutere, in Germania l'utilizzo della VAR è stato quasi nullo. Casualità o indicazione dell'Uefa? Il nostro Graziano Cesari non ha dubbi sulla questione. "E' stata una richiesta precisa avanzata da Roberto Rosetti nel ritiro pre Europeo - ha spiegato a SportMediaset.it l'ex arbitro -. Ha chiesto di usare la VAR pochissimo, solo in caso di errori grossolani o se l'arbitro non ha visto bene perché non posizionato in maniera perfetta rispetto allo svolgimento dell'azione".
"In generale sugli episodi le indicazioni del designatore Uefa sono state quelle di fidarsi delle sensazioni in campo del direttore di gara", ha aggiunto. "In tanti campionati ormai l'uso della VAR è indiscriminato ed esagerato e questo non facilita la crescita degli arbitri e della loro personalità - ha proseguito Cesari -. Ma la mia impressione è che a breve si tornerà a un utilizzo della tecnologia come supporto e aiuto alla direzione di gara, considerandola una sorta di 'salvagente' in caso di sviste, indecisioni dovute alla dinamica dell'azione o errori gravi".
"In Italia vedremo come si evolverà la situazione sull'utilizzo della VAR, ma in Europa (Champions, Europa League e Conference) sarà certamente questa la direzione a meno che nel frattempo non cambi il designatore Uefa - ha proseguito l'ex arbitro -. In Premier ad esempio di recente le squadre sono state chiamate a votare un referendum sull'abolizione della VAR e in Portogallo gli arbitri possono spiegare in tempo reale allo stadio le decisioni prese grazie alla Video Assistant Referee". "Solo in Serie A, in Grecia e in Turchia l'uso della VAR è ancora esagerato", ha concluso Cesari.