Anche Guerreiro e Mohoric si ritirano per via della caduta iniziale, intanto davanti si vola oltre i dieci minuti di vantaggio, indizio di un finale di tappa che sarà riservato soltanto ai primi. De Bondt conquista il traguardo volante di Marano del Friuli prima di sconfinare in Slovenia e poi si ripete anche per il gpm di Gornje Cerovo, da ripetere in seguito altre due volte. Il corridore belga fa quindi tris, poi il connazoinale Campenaerts insieme a Torres Barcelo e Riesebeek tenta di scremare la restante dozzina di fuggitivi con mezzo minuto di vantaggio a 17 chilometri da Gorizia. Sotto la pioggia battente lo spagnolo non riesce però a reggere il ritmo e il meteo complica la vita a tutti, costretti a indossare l’impermeabile tra il forte vento e il temporale. Verso il pavé finale sono quindi in due a contendersi la tappa in volata: la prima ruota a tagliare il traguardo è quella di Campenaerts, per un successo meritatissimo davanti a Riesebeek e Arndt, vincente sul gruppetto d’inseguimento. Quarto Consonni, poi Hermans e Cataldo. Davvero molto staccato un non ispiratissimo Bernal, con il gruppo che giunge a Gorizia con un ritardo di oltre 17 minuti: il colombiano resta in maglia rosa, seguito a 1’33’’ da Yates e 18 secondi più indietro da Caruso. Ciccone sesto a poco più di tre minuti di ritardo: lunedì in programma la 16esima tappa, la più dura, da Sacile a Cortina d’Ampezzo.