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19.ESIMA TAPPA

Giro d’Italia: vince Yates, ma Bernal resta attaccato alla maglia rosa

Il britannico esulta ad Alpe di Mera, ma riesce a rosicchiare appena 34 secondi al colombiano. Caruso difende il secondo posto in classifica generale

28 Mag 2021 - 19:04
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© Getty Images  | Che feeling con l'Italia per Simon Yates: quarta vittoria al Giro per il britannico, che si aggiunge a quella sul Gran Sasso, Osimo e Sappada 2018.
© Getty Images  | Che feeling con l'Italia per Simon Yates: quarta vittoria al Giro per il britannico, che si aggiunge a quella sul Gran Sasso, Osimo e Sappada 2018.
© Getty Images  | Che feeling con l'Italia per Simon Yates: quarta vittoria al Giro per il britannico, che si aggiunge a quella sul Gran Sasso, Osimo e Sappada 2018.

© Getty Images | Che feeling con l'Italia per Simon Yates: quarta vittoria al Giro per il britannico, che si aggiunge a quella sul Gran Sasso, Osimo e Sappada 2018.

© Getty Images | Che feeling con l'Italia per Simon Yates: quarta vittoria al Giro per il britannico, che si aggiunge a quella sul Gran Sasso, Osimo e Sappada 2018.

La terzultima tappa del Giro d’Italia viene vinta da Simon Yates. Il britannico taglia per primo il traguardo dopo avere percorso 166 chilometri da Abbiategrasso ad Alpe di Mera. A circa 6 km dalla fine, Yates scatta; Bernal non risponde, preferendo tenere il proprio ritmo. Scelta saggia: perché la sua risposta negli ultimi 2000 metri è da leader. Il colombiano difende bene la vetta della classifica generale: +2’29’’ su Caruso, +2’49’’ su Yates.

La penultima giornata a disposizione per gli uomini della classifica generale per sfidarsi faccia a faccia sulle Alpi vede la quarta vittoria personale al Giro d’Italia da parte di Simon Yates. Corsa rosa riaperta? Complicato rispondere a questa domanda fino a domani pomeriggio. Probabilmente non del tutto, perché Egan Bernal non affonda e (anzi) difende molto bene la sua maglia rosa e sulla salita di Alpe di Mera conserva 2’29’’ sul secondo in classifica generale (Damiano Caruso) e 2’49’’ sul terzo (lo stesso Yates, che rosicchia alla fine solo 34 secondi al colombiano).

Appena approcciata l’ascesa finale, il plotone va a riprendere gli attaccanti della prima ora: Andrea Pasqualon (Intermarché Wanty Gobert), Giovanni Aleotti (Bora-hansgrohe), Lawrance Warbasse (AG2R Citroen Team), Quinten Hermans (Intermarché Wanty Gobert) e Mark Christian (Eolo Kometa). Knox lancia a tutta il proprio capitano Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step): a rispondere al portoghese è uno spettacolare Simon Yates che poi via in solitaria. A ruota di Almeida, in un primo momento, si riportano anche Aleksandr Vlasov, Damiano Caruso e Hugh Carthy. Tutti però vengono raggiunti dal lavoro regolare della Ineos Grenadiers. Mancano 2 chilometri dal traguardo, quando si mette in proprio Egan Bernal: la maglia rosa va, assieme ad Almeida, all’inseguimento di Yates, che però gestisce bene il proprio vantaggio. Il portoghese chiude secondo; il colombiano è terzo. Damiano Caruso (quarto) è autore di una pedalata costante e senza strappi: non va in crisi, difendendo al meglio la propria seconda posizione in classifica generale. Domani è in programma l’ultima salita a Valle Spluga-Alpe Motta; domenica, la crono finale di Milano.

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