Il tecnico nerazzurro: "Momento chiave l'uscita dalla Champions. Ci siamo ricompattati e siamo diventati più forti. Grazie Oriali"
"La maggior soddisfazione? Vedere i festeggiamenti, nostri ieri e dei tifosi oggi". Così un sorridente Antonio Conte in collegamento con il TG5 dopo la conquista dello scudetto dell'Inter, che ha interrotto anni di dominio Juve. "Onore alla Juve e a un regno che cade e onore a chi ha buttato giù questo regno, non c'era niente di scontato - ha proseguito - In due anni ci siamo avvicinati alla Juve e poi l'abbiamo superata. La promessa che ho fatto il primo giorno era quella che avrei fatto di tutto per riportare l'Inter alla vittoria. In due anni abbiamo fatto cose importanti. Il futuro? Ci godiamo questa vittoria arrivata dopo tanto sudore. Giusto festeggiarla. Ci sarà tempo per parlarci".
"Questo è di sicuro uno dei miei successi più importanti in carriera. Il momento chiave è stato nella settimana in cui siamo usciti dalla Champions, in cui ci sono piovute critiche esagerate - ha detto a 90° minuto - Non era facile, perché questo era un gruppo di ragazzi non abituati a essere competitivi. Invece siamo stati molto bravi a compattarci, a prendere quelle critiche fin troppo eccessive e cercare di essere ancora più forti e protagonisti. Se resto all'Inter? Ci sarà tutto il tempo per fare quello che va fatto, ora vogliamo goderci lo scudetto. Mancano 4 partite, abbiamo avuto il pregio di vincere lo scudetto con 4 gare di anticipo ed è una cosa fantastica".
"Programmi futuri? Ora godiamoci questo successo. Da qui a fine stagione, per un mese, voglio solo godermela - ha proseguito Conte - Ci sentiamo finalmente rilassati e felici, per la squadra e i tifosi. In questi due anni abbiano lavorato tanto, siamo cresciuti molto e tra un po' cominceremo a pensare al prossimo step. A vincere è stata la squadra, la disponibilità che che mi ha dato è stata totale. Si sono fidati del sottoscritto e del percorso che io ho indicato. Con tanto lavoro e impegno finalmente la barca siamo riusciti a riportarla in porto. Adesso niente e nessuno cercherà di rubarci questa gioia che abbiamo conquistato e che vogliamo condividere con i tifosi. Da qui a un mese ci sarà il tempo per fare tutte le cose che dovranno essere fatte".
"Una dedica? Alle persone che mi sono vicine che mi vivono al di fuori del campo, alla mia famiglia. Ma vorrei ringraziare Lele Oriali, è stato importante, mi ha aiutato tantissimo. E' stata la persona che ha influito maggiormente in questi due anni".
"Juve-Inter? Andremo lì a giocarci la partite e basta. Sarà un piacere tornare allo Juventus Stadium da avversario". E ancora: "Abbiamo alternato diverse fasi durante le partite. Questa squadra si è completata sotto tutti i punti di vista. Durante una partita la squadra sa leggere diverse situazioni, capire i momenti e l'avversario. Penso che questa è una squadra che quando doveva attendere ha atteso, quando doveva affrontare squadre chiuse ha sempre trovato le soluzione. La crescita della squadra sta nelle conoscenze. I ragazzi hanno imparato questo. Se insegni solo un modo, pressare e andare avanti non va bene. Prima o poi ti studiano e ti fregano. Bisogna avere diverse letture e capire i momenti".