L'ad nerazzurro: "Lui è stato vincente come giocatore e allenatore e ha trasmesso valori importanti ai calciatori"
"C'è un sentimento di grandissima soddisfazione che ripaga la società per tutto quello che ha fatto. Quest'anno aver vinto lo scudetto a quattro giornate dalla fine non è per demerito dei nostri avversari ma per meriti della nostra squadra. L'Inter ha marciato con un ritmo notevole. Grande artefice di questo scudetto è Conte. Lui è stato vincente come giocatore e allenatore e ha trasmesso valori importanti ai calciatori. Nessuno di loro aveva vinto il titolo tranne Vidal. Anche Lukaku era emozionato in aereo ieri, è un traguardo straordinario per tutti". Così l'ad dell'Inter Beppe Marotta a Pressing dopo la conquista dello scudetto.
"Noi abbiamo preso una decisione impegnativa perché avevamo un ottimo allenatore, che è Spalletti. Ero convinto che Conte sarebbe stato l'uomo giusto. Ho proposto alla società Conte perché era l'allenatore giusto al momento giusto, con le caratteristiche che avevo giù conosciuto a Torino. Con l'arrivo di Conte abbiamo risolto il problema dell'allenatore, poi ci troviamo di fronte a una situazione post pandemica con grossi problemi economici. Dobbiamo creare aggiustamenti che riguardano il costo del lavoro. Ma ora godiamoci questo momento. Sarebbe bello vincere anche l'anno prossimo con lo scudetto, che sarebbe quello della seconda stella".
"Come ho ricucito i rapporti tra Conte e la proprietà? Il mondo del calcio di oggi porta a problemi quotidiani. Quando le cose vanno male il piccolo problema diventa grande - ha proseguito - Quando ha esternato voleva stimolare la società. Questo conflitto era di stimolo perché tutti avevamo un obiettivo. Ha detto sempre in faccia quello che pensa. Preferisco avere a che fare con un allenatore di grande personalità. Ora non so cosa succederà alla Juve ma ci sono anche le altre squadre. L'Atalanta partirà come una delle favorite, con Gasperini che ha seminato bene. E la candido per lo scudetto del prossimo anno".
"Perché sono andato via dalla Juve? C'è stata una risoluzione consensuale. Quando emergono alcune situazioni presentate dalla proprietà, è giusto che il manager faccia un passo indietro. Credo sia anche un fatto fisiologico, giusto che la proprietà tracci la sua strada e giusto fare passo indietro. Ho ricevuto subito il messaggio di Steven Zhang. Mi trovo molto bene e vorrei continuare questo percorso. La realtà dell'Inter è una grandissima realtà con un palmares che è giusto arricchire. L'acquisto di cui vado più orgoglioso? Quello più difficile è stato Lukaku, qui il ruolo importante è stato di Conte".
"Quanto è stato difficile togliersi l'etichetta di ex Juve? Noi abbiamo lavorato in un clima di grande cordialità e con i tifosi che hanno sempre fatto sentire il loro calore. Lo scudetto non era un obiettivo a breve termine. Sono stato felice di vedere Zhang dopo la partita dell'Atalanta, era una gioia immensa. Suning ha investito più di 700 milioni in questi anni, credo sia una bella soddisfazione per tutta la sua famiglia".
"A ch punto è il rinnovo di Laurato Martinez? Il dialogo è stato congelato perché volevamo concentrarci sul finale di campionato. Assolutamente è un giovane interessante su cui si può puntare per il futuro. Ma oggi vogliamo goderci la festa. Posso dire con assoluta certezza che non ci sono problemi di rinnovo".