La società nerazzurra sui social raccomanda ai tifosi di essere campioni anche nei festeggiamenti in tempo di pandemia. Appello inascoltato
"Ora è il momento della festa: di tutti gli interisti. Una gioia che si sprigiona genuina ma che invitiamo a esprimere nella maniera più responsabile possibile: siamo campioni anche in questo!" questo il messaggio che l'Inter ha rivolto ai propri tifosi sui social: lo scudetto ha scatenato la gioia dei supporter nerazzurri ma non bisogna dimenticarsi delle regole Covid in tempo di pandemia. Ma l'appello non è bastato. Al fischio finale di Sassuolo-Atalanta, 30mila tifosi si sono riversati per le vie del centro di Milano, riempiendo piazza Duomo prima e Largo Cairoli poi, per celebrare il trionfo di Lukaku e compagni. Sono stati molti i tifosi poco rispettosi delle regole, tra mascherine e assembramenti, iniziati fin dalle 17 in Duomo. Sui social è esplosa così la polemica, in particolare nei confronti del sindaco di Milano Giuseppe Sala, mentre le forze dell'ordine sono intervenute solo per "preservare il sagrato e la Galleria, i cui accessi sono stati chiusi", come ha spiegato la Questura, e per disperdere la folla in alcune occasioni, senza particolari interventi sul rispetto delle norme anti-Covid. E' intervenuta la Polizia con gli agenti in tenuta antisommossa e le camionette in Piazza Cairoli a Milano dove, dopo il coprifuoco scattato alle 22, c'erano ancora centinaia di tifosi per festeggiare lo scudetto.
QUESTURA: CARICA DELLA POLIZIA DOPO LANCIO BOTTIGLIE
Un gruppo di persone scese in strada a Milano per festeggiare lo scudetto dell'Inter ha attaccato la polizia con un fitto lancio di bottiglie in largo
Cairoli. Gli agenti hanno risposto con una breve carica di alleggerimento che non ha provocato feriti. Lo ha comunicato la Questura. Gli incidenti sono avvenuti poco prima delle 22, in prossimità dell'inizio del coprifuoco. La Digos ha identificato 20 persone per la violazione delle normative anti Covid.
IL MESSAGGIO
LA GIOIA