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Cuore tifoso Juve: date a Sarri quello che è di Sarri

Chi pensava che questo succedersi sulla panchina bianconera avrebbe favorito le concorrenti è stato largamente smentito nei fatti...

di Stefano Discreti
26 Lug 2020 - 23:45

La Juventus è campione d’Italia per la nona stagione consecutiva, un record senza precedenti a livello nazionale che dimostra che la fame di vittoria dei bianconeri non si è assolutamente ridimensionata nel corso degli anni. Anzi, la grande possibilità, l’obiettivo storico di centrare uno strepitoso decimo successo di fila nel corso del prossimo anno sarà sicuramente da mettere in conto tra gli obiettivi principali da raggiungere della Vecchia Signora nel breve termine anche perché, come si sa, vincere aiuta a vincere. Il dominio juventino è destinato a durare ancora nel tempo.

A nulla è servito in tal senso il cambio da Massimiliano Allegri (5 scudetti consecutivi) a Maurizio Sarri. Chi pensava che questo succedersi sulla panchina bianconera avrebbe favorito le concorrenti è stato largamente smentito nei fatti.

Né la Lazio di Simone Inzaghi (che merita comunque un plauso per quanto fatto in stagione) né la spettacolare Atalanta dei miracoli né soprattutto l’Inter dell’ex Antonio Conte (vero sconfitto di questo campionato costretto addirittura ad arrampicarsi con le unghie sugli specchi citando calendari e fattori esterni non giustificabili invece nei fatti) hanno potuto fermare lo strapotere della Juve.

Maurizio Sarri, criticato spesso anche dagli stessi tifosi bianconeri, ha continuato il lavoro di Allegri, senza però aver in dote una squadra rivoluzionata come aveva invece chiesto l’ultimo allenatore juventino esonerato. Non dimentichiamoci infatti che Massimiliano Allegri considerava la Juventus a fine ciclo e per restare aveva chiesto di cambiare totalmente la rosa, soprattutto nei titolari.

L’ex tecnico di Napoli e Chelsea ha invece accettato la squadra ricevuta in dote senza fiatare portandola a vincere ancora lo scudetto in Italia. Certo, da un cultore maniacale del gioco come lui ci saremmo aspettati sicuramente uno spettacolo superiore, però almeno al primo anno considerando anche mercato insufficiente, soste, emergenze Covid-19 e altri fattori imprevedibili, è giusto concedergli qualche attenuante. Questo successo è anche di Sarri, non solo dei calciatori bianconeri.

Diamo a Sarri quello che è di Sarri. Se non fallirà in Champions League contro il Lione si è meritato a tutti gli effetti la conferma sulla panchina juventina e soprattutto di avere finalmente voce in capitolo nel corso della prossima campagna acquisti.

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