L'ex portiere nerazzurro ai microfoni di SportMediaset: "L’Inter è tra le top 5 d’Europa e andrà in semifinale di Champions"
"Questa versione del Mondiale per Club organizzato dalla FIFA è una novità e in quanto tale è un punto di domanda. Ma è un torneo affascinante. Sarà un vero mondiale perché ci saranno 32 squadre da tutto il mondo, un vero confronto tra le varie scuole calcistiche, e sarà bellissimo perché saranno sfide che noi appassionati non siamo abituati a vedere". Lo dice ai microfoni di SportMediaset l'ex portiere dell'Inter e del Brasile, Julio Cesar, ospite nella sede di DAZN che ha ospitato per la tappa di Milano il trofeo del Mondiale per Club (di cui Mediaset trasmetterà in co-esclusiva le migliori 22 partite in chiaro, una al giorno, in programma nella fascia serale).
Julio Cesar, inizia una nuova era per il calcio mondiale con questo nuovissimo Mondiale per Club, un nuovissimo format bellissimo in America, stadi pazzeschi. Che aspettative hai, che cosa ti aspetti e cosa sarà la cosa più bella secondo te? “Guarda, io penso che non solo per me, ma per tutti i passionati di calcio, stanno creando un po' di aspettativa per questo Mondiale, questo nuovo formato. Penso che sarà molto bello, perché quando tu hai la possibilità di unire il mondo, è molto bello, perché i tifosi non sono molto abituati, non sono abituati a vedere, ti faccio un esempio, Ahilau, una squadra di Saudi, non lo so, giocare contro una squadra sudamericana, non so se sto facendo un esempio, no? E questo è bello, no? Bello. River Plate giocare contro una squadra asiatica, diciamo. Però sai che queste novità portano sempre un po' di aspettativa per tutti.”.
Tu hai vinto un Mondiale per Club e quindi ti chiedo che valore aveva il Mondiale per Club ai tuoi tempi e che valore ha adesso, perché l'impressione è che stia crescendo sempre di più l'importanza di questa edizione. “Allora, è un paragone che penso non si possa fare, perché l'edizione in cui ho avuto l'opportunità di vincere era molto diversa da questa. Soprattutto perchè questo nuovo formato si giocherà ogni quattro anni. E questa rimane, questa vecchia edizione rimarrà. Allora penso che, vedendo come difficoltà, diciamo, vincere questo Mondiale, questo formato sarà molto bello. Il nuovo trofeo che è qua di fianco a me, tutto quello che è nuovo, tutto quello che è novità, sai, per i giocatori, per club che vogliono fare la storia, che arriveranno con tanta fame perché vogliono essere la prima squadra a vincere il primo Mondiale per Club giocato in questo formato, con questo nuovo trofeo. Allora, però, non posso dire che quello che ho vinto io non sia stato bello. È stato bellissimo, soprattutto per i giocatori dell'Inter sudamericani, perché io di solito, quando ho l'opportunità di descrivere le emozioni che ho vissuto insieme ai miei compagni in quel giorno lì, perché noi sappiamo quanto è valorizzato in Sudamerica il Mondiale per Club, perché si vince la Libertadores per arrivare al Mondiale per Club e diventare la squadra più forte al mondo. E in Europa, secondo me, la Champions League sarà sempre il trofeo più importante, se possiamo fare un paragone. Però l'emozione è stata veramente molto bella".
Hai parlato di quel trionfo. L'Inter di oggi, come la vedi? Secondo te può essere inserita nelle top 10, top 5, top 3 squadre? “Sicuramente sì. Top 5, sicuramente. Penso che oggi, dopo la partita con Manchester City lì a Istanbul, dove per me – e penso anche per altri – l'Inter meritava di vincere quella partita per l'occasione che si è creata lì nella partita. Dopo quella partita, penso che quel gruppo lì sia cambiato poco, diciamo. È rimasto l’allenatore, che è una cosa molto importante, lo staff. Penso che ti porta ancora più fiducia. E per quello oggi, negli ultimi anni, quello che sta facendo l'Inter, questa rosa, quello che stanno facendo, sicuramente mette l'Inter nel top 5 d'Europa".
Chi lo vince il Mondiale per Club? “Guarda, spero Flamengo, l'Inter o Benfica. Sai, sono tre squadre a cui tengo tanto".
Cosa deve aspettarsi l'Inter in vista del ritorno contro il Bayern Monaco? “Guarda, penso che andare lì a Monaco e vincere una partita difficilissima come quella lì, e soprattutto la reazione che hanno avuto dopo il pareggio, di andare lì a cercare il secondo gol… Perché forse dopo un pareggio il tifoso dell'Inter o proprio la squadra ha detto: ‘Va bene, siamo qua alla fine, possiamo portare a San Siro un pareggio’. Però la vittoria ti porta ancora più fiducia. Se li abbiamo battuti a casa loro, a casa nostra arriviamo fiduciosi, però attenti, perché con il nuovo formato della Champions, con la nuova regola che non c'è il gol fuori casa, questa cosa…E parlando di Bayern Monaco, che è una squadra che sa giocare la Champions League, è abituata a giocare partite come questa, l'Inter deve stare attenta, però secondo me va in semifinale l'Inter”.