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IL COMUNICATO

Mondiale per club 2025, la Fifa conferma l'esclusione del Leon: la difesa dei messicani smontata da un documento

Dopo che i messicani si sono appellati al Tas, la Fifa ha pubblicato un report di 55 pagine in cui si spiegano nel dettaglio le ragioni dell'esclusione 

10 Apr 2025 - 21:38

La Fifa non fa passi indietro: il Club Leon non parteciperà al Mondiale per Club 2025 per aver violato le regole sulla multi-proprietà. La squadra campione della CONCAF Champions League 2023 condivide infatti la proprietà con il Pachuca, l'altra squadra messicana che prenderà parte al torneo in programma quest'estate negli Stati Uniti. 

Il Leon dopo la squalifica si è fatto sentire, ritenendo l’esclusione ingiusta. "Una scelta politica, lotteremo fino alla morte per ottenere ciò che abbiamo conquistato sul campo", aveva dichiarato il presidente dei messicani, Jesus Martinez Murguia. Il numero uno del Leon aveva poi annunciato anche il ricorso al TAS, che si esprimerà sulla vicenda nella settimana a partire dal 5 maggio. Nel frattempo però la Fifa non è rimasta a guardare, pubblicando il 9 aprile un documento di 55 pagine in cui si spiega nello specifico perché li provvedimento preso contro i messicani sia corretto. 

IL NODO REGOLAMENTO E IL DOCUMENTO CHIAVE

Il Leon rivendica il diritto di partecipare al Mondiale per Club in quanto la loro qualificazione è stata precedente alla stesura del regolamento della manifestazione che, come detto, vieta la partecipazione di due squadre con la stessa proprietà. La Fifa sostiene però che il 6 febbraio tutte le squadre partecipanti hanno sottoscritto un modulo di partecipazione in cui "accettavano e ratificavano che la Fifa ha il potere esclusivo di emettere nuovi regolamenti, pubblicarli, modificarli o rivederli". Un documento che abbatterebbe la principale linea difensiva del Leon: ovvero la non retroattività dei regolamenti. 

NIENTE TRUST COME PER CIY E GIRONA

Martinez Murguia, nel corso di un’intervista in cui spiegava le ragioni del Leon, aveva affermato di aver provato a "fare come il Girona e il City", squadre della stessa proprietà che per giocare in Champions League nella stessa stagione hanno creato un trust: "Anche noi l'abbiamo fatto, garantendo l'assoluta indipendenza economica e sportiva dei club, ma la Fifa non ha accettato". Dal documento pubblicato dalla Fifa si evince che questa soluzione sia stata considerata "un'ambigua struttura legale per aggirare le regole" e che evidenziasse una "mancanza di buona fede"

PERCHÉ VENDERE IL CLUB NON RISOLVEREBBE IL PROBLEMA

A questo punto neanche la cessione del club potrebbe risolvere la questione, poiché i requisti devono essere rispettati nel momento della firma di conferma della partecipazione. Vendere a questo punto, sottolinea la Fifa, "confermerebbe la multiproprietà, in quanto si tratterebbe di un’operazione speciale per rientrare nei criteri necessari per prendere parte al torneo". 

PAROLA AL TAS

Al Leon quindi non resta altro che attendere come si pronuncerà il Tas sul caso. La sentenza del tribunale sportivo sarà inappellabile e terrà conto sia del ricorso dei messicani che delle spiegazioni fornite dalla Fifa. L'ultima parola sul caso Leon andrà attesa almeno fino al 5 maggio: a quel punto si potrà capire anche chi, nel caso l’esclusione fosse confermata, prenderà il loro posto. 

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