"Certo che i ragazzi dell'Iran si trovano in una situazione non facile. Ma il calcio da' visibilita' e immagino che quindi abbiamo una buona 'base' per far sentire le loro voci. Io non ne so molto, non sono un politico e sono qui per giocare al calcio, ma immagino che gli iraniani si stiano comportando cosi' per migliorare le condizioni di vita". Cosi' Gareth Bale, capitano del Galles che domani gioca contro l'Iran, risponde a una domanda se cosa pensi sui suoi rivali che non cantano l'inno nazionale per supportare le proteste anti-regime nel loro paese. Ma a Bale, uno dei sette capitani che avrebbero voluto mettere al braccio la fascia 'One Love', viene chiesto anche di commentare il fatto che la Fifa abbia fatto sapere che cio' sarebbe costato ai calciatori in questione l'ammonizione. In risposta a questo, sul campo di allenamento del Galles sono comparse delle bandierine arcobaleno con al centro lo stemma gallese con il dragone. "Certo non siamo rimasti contenti - dice Bale -, comunque tutta la squadra supporta questa iniziativa. Ma il nostro focus rimane il calcio e siamo qui per questo Pero' per qualsiasi iniziativa fuori dal campo, noi siamo disponibili".