Il tecnico della Seleçao preoccupato dalle convocazioni e non solo: "Mia moglie mi dice di stare calmo, ma il pensiero mi agita"
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A pochi giorni dall'annuncio della lista dei 26 convocati per Qatar 2022, che avverrà lunedì, i Mondiali e il dover scegliere i selezionati del Brasile, per il ct Tite sono diventati quasi un'ossessione. Lo ha rivelato lui stesso "Mi accompagna l'ansia e mi sto svegliando sempre alle 4 - le parole di Tite a "Esporte Espetacular" - . -. Mia moglie ci si è abituata, e quando mi agito e scalcio nel letto mi dice di stare calmo. Mi dice di provare a dormire di più, ma il pensiero delle convocazioni mi agita. Ci sono gli atleti, ma prima di tutto vengono gli uomini, i loro caratteri, ci sono figli e padri e l'essere umano deve sempre essere rispettato. E per me è un dovere esternare la mia gratitudine a tutti coloro che fanno, o hanno fatto, parte di questo gruppo (la Seleçao ndr). Ci saranno delle scelte dettate da motivi tecnici, ma il rispetto per tutti ci sarà sempre".
Tite, che ha già annunciato che dopo questi Mondiali lascerà la panchina della nazionale a prescindere dal risultato della spedizione in Qatar, ha rivelato che avrebbe voluto dimettersi già subito dopo la sconfitta nei quarti di finale di Russia 2018 contro il Belgio. "Ne ho parlato in famiglia e solo dopo ho cambiato idea - ha detto il ct brasiliano - . Altri quattro anni mi sembravano un'eternità e non sapevo se la cultura che c'è nel calcio in Brasile mi avrebbe permesso di avere pazienza. Ho fatto per almeno 500 volte camminate su e giù per il lungomare di Barra da Tijuca, e ne ho parlato tanto con mia moglie e i miei figli, poi ho capito che avrei potuto rimanere".
Tite guida la Seleçao dall'agosto del 2016 e sotto il suo comando la nazionale verdeoro ha ottenuto, in 76 partite, 57 vittorie, 18 pareggi e 5 sconfitte, con una percentuale di successi dell'81,14%.