Conferenza stampa del capitano: "Con Bruno Fernades e Cancelo scherzavo. Sarei sorpreso se dovessi dimostrare qualcosa a 37 anni"
© Getty Images
Conferenza stampa a sorpresa per Cristiano Ronaldo, che dal ritiro del Portogallo alza la voce: "Basta chiedere di me ai compagni, fate solo domande sui Mondiali. Tanto sono a prova di proiettile, ho un giubbotto d'acciaio addosso. Con Bruno Fernandes scherzavo, è arrivato in ritardo e gli ho chiesto se fosse venuto in nave. Stesso discorso con Cancelo, era un po' triste e cercavo di tirarlo su". Gli inviati in Qatar ovviamente hanno chiesto a CR7 dell'intervista nella quale ha criticato il Manchester United: "Parlo quando voglio farlo, il timing è sempre il timing. A volte scrivete verità, a volte bugie. Ma tutti sanno chi sono e ciò in cui credo".
Si è poi passato a parlare dei Mondiali veri e propri e del dualismo infinito con Messi, viene chiesto al portoghese se alzare la coppa in Qatar chiuderebbe il dibattito su chi dei due sia più forte: "Anche se la vincessi, questo dibattito continuerebbe. Ad alcune persone piaccio di più, ad altre meno: sono le prime a motivarmi, non i soldi. È un po' quello che accade nella vita di tutti i giorni, c'è chi preferisce le bionde e chi le more... Credo nella vittoria finale ma bisogna pensare gara dopo gara, a partire dal Ghana.".
Ronaldo dice di sentirsi "bene" sia fisicamente che mentalmente: "Sarei sorpreso se dovessi dimostrare qualcosa a 37 anni e 8 mesi, dopo tutto quello che ho fatto e vinto. Ovviamente va dimostrato stagione dopo stagione. Vincere il Mondiale sarebbe un sogno ma, se non accadrà, sarà comunque orgoglioso di ciò che ho fatto in carriera".