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Dopo i gol di Neymar e Petkovic, rigori decisivi dove sbagliano Rodrygo e Marquinhos. C'è l'Argentina sulla strada per la finale
di Andrea Ghislandi© Getty Images
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Clamoroso a Qatar 2022: il Brasile viene eliminato ai quarti di finale. La Croazia batte 5-3 ai calci di rigore (0-0 al 90', 1-1 al 120') la Seleçao ed è la prima semifinalista dei Mondiali. Neymar in chiusura del primo extratime scambia con Paquetà, resiste a Sosa, salta Livakovic e deposita in rete il pallone dell'1-0. I croati reagiscono e trovano l'insperato pari al 117' con Petkovic. Si va ai rigori: croati infallibili, mentre sono fatali gli errori di Rodrygo (parato) e Marquinhos (palo). Ora per Modric e compagni sulla strada per la finalissima ci sarà l'Argentina.
LA PARTITA
Il Brasile grande favorito saluta il Mondiale in Qatar ai quarti di finale. La squadra di Tite soffre, passa per prima avanti nei supplementari, ma si fa raggiungere e poi cede alla lotteria dei calci di rigore contro una Croazia che si conferma implacabile dagli 11 metri e, dopo il Giappone, manda a casa anche la Seleçao. La lacrime di Neymar (che festeggia amaramente l'aver eguagliato il primato di Pelé come gol in Nazionale) dopo il penalty fallito da Marquinhos sono l'emblema di un popolo intero, che per l'ennesima volta negli ultimi 20 anni torna in patria a mani vuote e vede sfumare una grandissima chance. Rigori a parte, i brasiliani avevano fatto decisamente meglio dei croati ma, seppur senza brillare troppo, sono stati puniti dall'unico tiro in porta degli avversari, quello scoccato da Petkovic al 117' e deviato da Marquinhos. Per l'attaccante della Dinamo Zagabria, un passato in Italia senza troppi acuti, a 28 anni il gol più importante della carriera. insieme a Modric e al pararigori Livakovic, l'ex Bologna è l'eroe di un pomeriggio che un popolo intero non dimenticherà mai.
Due cambi per Dalic rispetto alla squadra che ha iniziato il match con il Giappone: Sosa ha recuperato dal problema muscolare e manda in panchina Barisic, mentre l'atalantino Pasalic, l'autore del rigore decisivo contro i nipponici, è preferito a Petkovic. Modulo a specchio con il 4-2-3-1, con Modric avanzato e adibito a disturbare Casemiro in fase di costruzione. Nessuna sorpresa da parte di Tite, che conferma in blocco l'11 che ha travolto la Corea del Sud. Alex Sandro è recuperato ma solo per la panchina, quindi sulle fasce ci sono Eder Militao e Danilo. Richarlison è la punta più avanzata, con Raphinha, Neymar e Vinicius alle sue spalle.
Il canovaccio tattico del match è subito chiaro, con la Croazia corta e ordinata per non lasciare spazi alla Seleçao, con il 4-2-3-1 che diventa un 4-5-1. La formazione di Dalic si affida esclusivamente alle ripartenze, in particolare sulla fascia destra dove Juranovic è il più intraprendente. Il Brasile, invece, non riesce mai a prendere velocità e anche nelle giocate individuali risulta essere impreciso e prevedibile. Così Livakovic, a parte un paio di tiri telefonati di Vinicius e Neymar, non corre alcun rischio. Identica sorte per il collega Alisson, mai impegnato se non con i piedi: l'unico spavento per il portiere del Liverpool al 13', quando Perisic anticipa Militao ma strozza la conclusione di destro che termina fuori. Poche emozioni e poche occasioni per un primo tempo davvero deludente.
Nessun cambio all'intervallo da parte di Tite e Dalic. Il Brasile parte forte e al 47' Gvardiol rischia l'autogol, provvidenziale il salvaggio con il piede di Livakovic (47'). Da questo momento il portiere della Dinamo Zigabria diventa il grande protagonista del match, fermando altre tre occasioni dei verdeoro: al 55' ancora con di piede ferma Neymar, poi al 66' d'istinto salva su Paquetà e al 76' si salva ancora una volta in angolo sul tentativo di O Ney. La Croazia dal punto di vista offensivo è innocua e il game plan appare chiaro: andare almeno ai supplementari, come 7 volte nelle ultime 8 sfide a eliminazione diretta tra Mondiali ed Europei. Tite si gioca anche le carte Antony, Rodrigo e Pedro, ma i tre nuovi non danno la scossa ai compagni. Dalic, invece, inserisce Petkovic e Vlasic per Kramaric e Pasalic, senza mai cambiare l'atteggiamento della squadra, che pensa solo ed esclusivamente a difendersi.
Nel primo tempo supplementare è sempre il Brasile a provarci con maggiore convinzione, ma il muro croato pare reggere come nei primi 90'. Brozovic non capitalizza una bella azione di Petkovic, concludendo alto dal limite, poi Neymar trova una crepa nella retroguardia avversaria, scambia con Paquetà, salta Livakovic e deposita in rete. I tifosi brasiliani esplodono e vedono la semifinale. Tite mette dentro Fred ed Alex Sandro, nel secondo tempo non succede nulla fino all'impensabile: Orsic, appena entrato al posto di Brozovic, serve al limite Petkovic, la cui girata di sinistro è deviata da Marquinhos e non lascia scampo ad Alisson (117'). Si va alla lotteria dei rigori e alla fine a piangere è il Brasile: croati infallibili con Vlasic, Majer, Modric e Orsic, mentre per il Brasile segnano solo Casemiro e Pedro, sbaglia il primo rigore Rodrygo e quello decisivo di Marquinhos si stampa sul palo. La Croazia, come 4 anni fa in Russia, è ancora in semifinale, la terza in 24 anni. Il Brasile torna a casa in lacrime e con la consapevolezza di aver buttato via una grande occasione di tornare sul tetto del mondo dopo 20 anni di astinenza.
IL TABELLINO
CROAZIA-BRASILE 5-3 DCR (1-1 DTS, 0-0 AL 90')
Croazia (4-2-3-1): Livakovic 8; Juranovic 7, Lovren 7, Gvardiol 6,5, Sosa 6 (5' 2°ts Budimir 5); Kovacic 6 (1' 2°ts Majer 6), Brozovic 5,5 (9' 2°ts Orsic 6,5); Pasalic 6 (17' st Vlasic 6), Modric 7, Perisic 5,5; Kramaric 5 (17' st Petkovic 7). A disp.: Grbic, Ivusic, Erlic, Stanisic, Barisic, Livaja, Vida, Sutalo, Susic, Jakic. All.: Dalic 7
Brasile (4-2-3-1): Alisson 6; Eder Militao 6 (1' 2° ts Alex Sandro 6), Thiago Silva 6,5, Marquinhos 5, Danilo 6, Casemiro 6, Paquetà 6,5 (1' 2°ts Fred 5,5), Vinicius 5 (19' st Rodrygo 5), Neymar 6,5, Raphinha 5 (11' st Antony 5,5), Richarlison 5 (39' st Pedro 6). A disp.: Ederson, Weverton, Dani Alves, Fabinho, Bruno Guimaraes, Everton Ribeiro, Bremer, Martinelli. All.: Tite 6
Arbitro: Oliver (Inghilterra)
Marcatori: 16' 1°ts Neymar (B), 12' 2°ts Petkovic (C)
Rigori: Vlasic (C) gol, Rodrygo (B) parato, Majer (C) gol, Casemiro (B) gol, Modric (C) gol, Pedro (B) gol, Orsic (C) gol, Marquinhos (B) palo
Ammoniti: Danilo (B), Brozovic (C), Casemiro (B), Marquinhos (B), Petkovic (C)
Espulsi: -
Note: Recupero 1' + 4' + 3' + 2'
LE STATISTICHE
La Croazia giocherà la terza semifinale di Coppa del Mondo nella sua storia, dopo il 1998 e il 2018. Dalla sua prima gara nel torneo nel 1998, solo la Germania (4) ha raggiunto più spesso questa fase della competizione.
Il Brasile non ha superato il turno in alcuna delle ultime sei occasioni in cui ha affrontato avversarie europee in incontri ad eliminazione diretta dei Mondiali; inoltre, non ha superato il turno in quattro degli ultimi cinque quarti di finale in Coppa del Mondo.
Otto delle ultime nove partite a eliminazione diretta disputate dalla Croazia nelle maggiori competizioni internazionali (Mondiali ed Europei) sono andate ai supplementari (l’unica eccezione è la finale di Coppa del Mondo del 2018).
Il Brasile non segnava ai Mondiali nei tempi supplementari dal 1938 (doppietta di Leônidas contro la Polonia).
Neymar ha segnato 77 gol in Nazionale, eguagliando Pelé come miglior marcatore nella storia del Brasile.
La Croazia ha segnato al suo primo tiro nello specchio dell’incontro, al minuto 116 con Bruno Petkovic.
Il gol di Bruno Petkovic al minuto 116 è il più tardivo segnato dalla Croazia in un incontro di Coppa del Mondo.
La Croazia è la prima squadra dal 1966 a segnare con il suo primo tiro in porta dell’incontro ai Mondiali (autogol esclusi), quando questo è arrivato ai supplementari.
Dominik Livakovic ha effettuato 11 parate in questa partita, più di ogni altro portiere della Croazia in un incontro di Coppa del Mondo (superate le 7 di Drazen Ladic, nel 1998 contro l'Olanda).