Il regolamento Mondiale Antidoping, all'articolo 11, spiega chiaramente in quali casi una squadra può perdere un titolo vinto in precedenza
Alejandro Gomez in queste ore è impegnato a studiare la difesa dopo lo stop per due anni a causa della positività al doping riscontrata a novembre 2022, pochi giorni prima del Mondiale in Qatar. Il fatto che l'Argentina quel campionato del mondo lo abbia poi vinto, il 18 dicembre scorso era arrivato il successo ai calci di rigore contro la Francia, ha messo in apprensione diversi tifosi dell'Albiceleste: il titolo mondiale non sarà a rischio?
La risposta risiede nell'articolo 11 del Codice Mondiale Antidoping: una squadra nazionale, o di club, perderebbe un titolo già conquistato solo se venisse accertata la presenza di più di due giocatori positivi al doping. L'Argentina, dunque, può stare tranquilla.
E può stare tranquillo pure il Siviglia, che lo scorso maggio aveva vinto la finale di Europa League contro la Roma, con il Papu in panchina per tutti i 120' più calci di rigore. Il giocatore invece, nel caso fosse respinto il ricorso, vedrebbe rimossi dal palmares personale sia i Mondiali 2022 che l'Europa League 2023.