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Una doppietta nel secondo tempo dell'attaccante del Tottenham regala i tre punti a Tite. Un palo per Alex Sandro e una traversa per Casemiro
di Andrea Ghislandi© Getty Images
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Il Brasile batte 2-0 la Serbia e inizia nel migliore dei modi la sua avventura a Qatar 2022. Dopo un primo tempo con poche emozioni, la Seleçao alza il ritmo nella ripresa e sale in cattedra Richarlison, il peggiore in campo fino al tap-in vincente del 62' che sblocca la gara. Il gol fatto sblocca anche l'attaccante del Tottenham, che raddoppia al 74' con una spettacolare semirovesciata. Per il Brasile anche un palo con Alex Sandro (60') e una traversa con Casemiro (81'). Nella Serbia, Vlahovic è entrato al 66' senza lasciare traccia.
LA PARTITA
Grande prova di forza del Brasile, che non lascia scampo a una Serbia discreta solo nel primo tempo e lancia un chiaro messaggio alle rivali per il titolo. L'uomo copertina è Richarlison, il pupillo di Tite che ha il merito di non cambiarlo e viene premiato con una doppietta: facile il tap-in che sblocca il match, da applausi la semirovesciata che lo chiude. La Seleçao ci ha messo un tempo a carburare, ma quando Neymar e Vinicius hanno alzato i giri del motore, per Vlahovic e compagni è stata notte fonda. L'ingresso dello juventino ha sbilanciato troppo la Serbia che, dopo il primo gol subito, è stata in balia degli avversari. Solo un grande Vanja Milinkovic-Savic ha evitato una sconfitta ben peggiore, con una serie di grandi interventi, senza contare i legni colpiti da Alex Sandro e Casemiro. Note stonate per la Seleçao l'uscita anzitempo di Neymar per un pestone alla caviglia, i crampi nel finale di Danilo e la prova incolore di Raphinha, l'unico dei brasiliani davvero sottotono. La Serbia ha retto un tempo, ma a Stojkovic sono mancate le sue stelle: male Sergej Milinkovic-Savic e Tadic, non pervenuto Vlahovic.
Tite sceglie un 4-2-3-1 molto fluido, con Danilo che in fase di possesso passa si accentra e diventa un mediano aggiunto e Neymar che parte da centrocampo per toccare più palloni possibili. In attacco c'è Richarlison, con Vinicius e Raphinha sulle fasce. Prudente il collega Stojkovic, che sceglie la difesa a tre guidata dal fiorentino Milenkovic. Sergej Milinkovic-Savic e Tadic a supporto di Mitrovic. Gli juventini Vlahovic e Kostic, non al meglio, partono dalla panchina. C'è grande attesa per il debutto della Seleçao, la grande favorita per la vittoria finale, ma il primo tempo del Lusail Stadium regala davvero poche emozioni. La Serbia è brava a difendersi con ordine e a chiudere le linee di passaggio, il Brasile tiene in mano il pallino del gioco e prova qualche accelerazione con Vinicius e Raphinha, ma il portiere del Torino Milinkovic-Savic non corre particolari problemi ed è attento al 27', quando la verticalizzazione di Thiago Silva innesca Vinicius, chiuso con un'uscita perfetta dall'estremo difensore serbo. Il talento del Real ha un'altra chance al 41', ma Milenkovic rimedia all'errore e lo recupera, costringendolo a un tiro impreciso. I verdeoro arrivano spesso in area serba, ma Richarlison non ne azzecca una, si muove male e non va mai alla conclusione.
Nella ripresa il Brasile alza i giri del motore e la Serbia va in difficoltà. Il portiere del Torino commette l'unico errore di una grande serata servendo male Gudelj, ma Raphinha gli calcia addosso dopo aver recuperato palla (46'). Neymar e Vinicius sembrano avere un motorino al posto delle gambe e i serbi rischiano di capitolare al 60', ma il sinistro di Alex Sandro si stampa sul palo di destra. Il gol è nell'aria e lo segna il peggiore in campo fino a quel momento: Milinkovic-Savic respinge su Vinicius, tap-in vincente di Richarlison che anticipa Pavlovic (62'). Passati in vantaggio, i brasiliani cominciano a giocare come sanno, approfittando dei tanti spazi che lascia la Serbia. Stojkovic commette il grave errore di passare alle due punte con Vlahovic al fianco di Mitrovic, sbilanciando troppo la squadra che perde ogni equilibrio. Al 74' Richarlison cala il bis con una splendida semirovesciata sul cross di esterno di Vinicius (74'). A questo punto il Brasile può anche dilagare, ma Casemiro è fermato dalla traversa (81') e Milinkovic-Savic dice no prima a Rodrygo e poi a Fred. Una vittoria che fa un grinza e conferma quanto già si sapeva: il Brasile è probabilmente la grande favorita del Mondiale.
IL TABELLINO
BRASILE-SERBIA 2-0
Brasile (4-2-3-1): Alisson 6, Danilo 6,5, Marquinhos 6, Thiago Silva 6,5, Alex Sandro 6,5; Casemiro 7, Paquetà 6,5 (30' st Fred 6); Raphinha 5 (42' st Martinelli sv), Neymar 7 (35' st Antony sv), Vinicius 7 (31' st Rodrigo 6,5); Richarlison 7,5 (34' st Gabriel Jesus 6). A disp.: Weverton, Ederson, Dani Alves, Militao, Fabinho, Telles, Bruno Guimaraes, Everton, Bremer, Pedro. All.: Tite 7
Serbia (3-4-2-1): V. Milinkovic-Savic 7; Veljkovic 5,5, Milenkovic 6, Pavlovic 5,5; Zivkovic 6 (12' st Radonjic 5), Lukic 6 (21' st Lazovic 5), Gudelj 5,5 (12' st Ilic 5), Mladenovic 6 (21' st Vlahovic 5); S. Milinkovic-Savic 5, Tadic 5; A. Mitrovic 5 (38' st Maksimovic sv). A disp.: Dmitrovic, Rajkovic, Erakovic, Jovic, S. Mitrovic, Babic, Kostic, Racic, Djuricic, Grujic. All.: Stojkovic 5,5
Arbitro: Faghani (Iran)
Marcatori: 17' st e 29' st Richarlison (B)
Ammoniti: Pavlovic (S), Gudelj (S), Lukic (S)
Espulsi: -
Note: -
LE STATISTICHE
• Dopo aver perso la gara d'esordio al Mondiale sia nel 1930 che nel 1934, il Brasile è rimasto imbattuto nella propria partita d'apertura nel torneo nelle ultime 20 occasioni (17V, 3N).
• Richarlison è l'ottavo giocatore del Brasile a segnare almeno due reti nella prima gara di un Mondiale, il primo da Neymar nel 2014 e solo il secondo nel 21° secolo.
• Richarlison ha preso parte a 9 gol nelle ultime 4 partite da titolare con la maglia del Brasile in tutte le competizioni (8 gol e 1 assist).
• Richarlison ha realizzato tre doppiette nelle ultime cinque partite da titolare con il Brasile in tutte le competizioni, avendo trovato la via del gol in ognuna di queste.
• Dal debutto con il Brasile nel settembre 2018, Richarlison ha realizzato 19 gol per la Seleçao: più di ogni altro giocatore verdeoro nel periodo.
• A 38 anni e 63 giorni, Thiago Silva è diventato il giocatore più anziano a scendere in campo con la maglia del Brasile in un match di Coppa del Mondo, superando Djalma Santos (37 anni e 138 giorni nel 1966).
• In generale, per la prima volta dall’edizione 1986 nessun giocatore è stato espulso nella prima giornata del Mondiale.