C’è chi è stato limitato da una nazionale non di primo piano, chi è stato grande al momento sbagliato e chi semplicemente… è stato sfortunato
Gunnar Nordhal – Dopo aver vinto l’oro Olimpico con la Svezia nel 1948, l’ex attaccante del Milan (210 in 257 presenze) non riuscì a partecipare ai Mondiali a causa dell’ostracismo della federazione svedese, che non gli perdonò la decisione di essersi trasferito in Italia passando professionista. Il regolamento federale svedese prevedeva infatti che potessero giocare in nazionale solo calciatori dilettanti e tesserati per squadre svedesi.
Alfredo Di Stefano - Il bomber del Real Madrid degli anni '50 e '60 ha vestito la maglia di tre diverse nazionali ma non ha mai giocato un Mondiale. Argentino di nascita, rifiutò la convocazione per il Mondiale di Brasile '50 a causa delle tensioni nel paese. Quattro anni dopo era squalificato per aver giocato sia con l'Argentina sia con la Colombia. Nel '58 aveva ottenuto la cittadinanza spagnola, ma la Spagna non si qualificò per il Mondiale e infine nel '62 non andò per via di un infortunio subito poco prima dell'inizio della manifestazione.
Ryan Giggs – Maledizione Mondiale per la leggenda del Manchester United, che durante la carriera non lo giocò mai per ‘colpa’ del padre (i pessimi rapporti col quale, inglese, lo portarono a scegliere la nazionalità gallese della madre) e da allenatore non sarà in Qatar per via dei problemi con la giustizia che l’hanno costretto a lasciare la panchina del Galles.
George Weah - Il Pallone d’Oro 1995 avrebbe potuto giocare con la maglia della Francia e probabilmente sarebbe stato il centravanti nel Mondiale vinto in casa nel 1998, ma nel 1987 aveva scelto di rappresentare la Liberia e con la sua nazionale non riuscì mai a qualificarsi.
George Best – Un altro Pallone d’Oro che non ha mai disputato la Coppa del Mondo è il nordirlandese George Best, nato troppo tardi per far parte della spedizione all’edizione 1958 e ormai vicino al ritiro nel quando nel 1982 l’Irlanda del Nord è tornata a qualificarsi (lui c’era ma faceva il telecronista).
Eric Cantona – A Messico ’86 ha solo 20 anni e non è ancora nel giro della nazionale, poi i Bleus mancano due qualificazioni consecutive, quella del 1990 e quella del 1994. Quando la Francia diventa campione del Mondo nel 1998 lui si è già ritirato (un anno prima).
Jari Litmanen - Considerato il più forte giocatore finlandese di tutti i tempi, è stato campione d’Europa con la maglia dell’Ajax e ha vestito anche quella del Barcellona, ma purtroppo per lui la Finlandia non ha mai partecipato ad un Mondiale.
Bernd Schuster - Una carriera importantissima tra Barcellona, Real e Atletico, con la Germania (Ovest) vinse l'Europeo nel 1980, ma non riuscì mai a giocare un Mondiale: perché? Il centrocampista si rifiutò di giocare una gara contro l'Albania, preferendo assistere alla nascita del figlio, ed ebbe un duo scontro con la federazione che lo portò a dire addio alla nazionale a soli 25 anni.
Valentino Mazzola – Il sogno Mondiale dell'uomo simbolo del Grande Torino venne cancellato dalla tragedia di Superga il 4 maggio del 1949, un anno prima del Mondiale del 1950.
Laszlo Kubala - Protagonista con la maglia del Barcellona ma sfortunato con quelle delle nazionali. Giocò con Cecoslovacchia, Spagna e Ungheria (nato a Budapest, di origine slovacca, morto a Barcellona), ma la fuga dall’Ungheria comunista gli costò una squalifica e l’impossibilità di giocare. Nel 1962 venne inserito nella lista del Mondiale dalla Spagna, ma la sfortuna volle che si infortunò proprio in prossimità dell'inizio del torneo.