Il presidente azzurro dopo la vittoria dello scudetto: "Io penso che quest’anno eravamo i più forti e siamo usciti soltanto perché in entrambe le gare contro il Milan l’arbitraggio non è stato all’altezza"
"Ora inizia una nuova era, speriamo di vincere anche l’anno prossimo e poi il prossimo e quello dopo ancora, ma adesso noi dobbiamo vincere la Champions League e ci proveremo se gli arbitri non ci fermeranno come hanno fatto quest'anno". Aurelio de Laurentiis è un fiume in piena quando si presenta ai microfoni dell'emittente americana CBS, in città per raccontare lo scudetto del Napoli: "La reazione del pubblico è straordinaria, la si può sentire. Abbiamo aspettato questo momento per 33 anni, quando arrivai al Napoli dissi che avrei riportato la squadra da li ai prossimi 10 anni e ci sono riuscito prima, ho anche detto che ci sarebbero voluti altri 10 anni per riportare a Napoli lo scudetto e anche li ci siamo riusciti con due anni di anticipo".
Insieme alla grande gioia però anche qualche rimpianto per l'eliminazione della Champions: "Io penso che quest’anno eravamo i più forti e siamo usciti soltanto perché in entrambe le gare contro il Milan l’arbitraggio non è stato all’altezza. Ma il calcio è così, questa è la Uefa. Ci riproveremo l’anno prossimo e quello dopo ancora".
Dalla Champions a Hollywood, AdL ricorda così gli inizi dell'avventura alla guida del Napoli che oggi è campione d'Italia: "Ero a Los Angeles, stavo girando un film con Gwyneth Paltrow, Jude Law e Angelina Jolie e decisi di andare a Capri in vacanza per 15 giorni, scoprii che il Napoli era andato in bancarotta e ci sarebbe stata un’asta, così offrii 37 milioni di euro soltanto per il nome. Quando chiesi dove fossero i giocatori mi venne detto 'signor De Laurentiis i giocatori non ci sono', quando chiesi delle strutture mi dissero 'signor De Laurentiis le strutture non ci sono più', quindi chiesi scusate per cosa ho pagato questi 37 milioni? Soltanto il nome? Ah grazie…”. Quindi mi ritrovai dal girare film di Hollywood, in sud Italia dove in ogni paesino dove andavamo mi sputavano in testa. Ma è stata una grande esperienza, meglio di qualsiasi film. Se sono i migliori 37 milioni che io abbia mai speso? Si".
Poi spazio per la rivincita personale dopo un'estate di scetticismo e contestazioni trasformati nella festa più bella: “Alle fine di maggio 2022 qualche giornalista mi disse ‘ma stai vendendo tutti quei giocatori, cosa farai l’anno prossimo’ e io risposi ‘vinceremo lo scudetto’ e molti si misero a ridere. L’anno scorso avevamo alcuni giocatori viziati che non avevano più entusiasmo, per questo c’era bisogno di nuovi volti, mi serviva una squadra che fosse un gruppo, tutti quanti allo stesso livello. Si sbaglia quando si dice ‘compreremo questo grande giocatore’ perché quello che serve è una squadra vera e propria”.