Deludono Fill e Innerhofer, doppietta Norvegia con Jansrud
Medaglia di legno per Dominik Paris nella discesa olimpica di PyeongChang. Una sbavatura ha relegato l’azzurro in quarta posizione a +0.54 dal vincitore Svindal. Il norvegese, grande favorito della vigilia, non ha tradito le attese e ha battuto il connazionale Jansrud e lo svizzero Feuz. Sesto Peter Fill, mentre Christof Innerhofer ha chiuso solo 17.esimo. Ventiduesimo Buzzi.
Le tre frecce azzurre non sono andate a bersaglio. La medaglia era alla portata ma dei piccolissimi errori hanno tradito le speranze di Paris e Fill, mentre Innerhofer (17.esimo a 2”) non è riuscito a fare velocità sul piano, quello che si sapeva essere il suo punto debole. Sulla facile pista coreana bisognava essere perfetti per salire sul podio, come hanno dimostrato anche i distacchi minimi. A metà gara Paris ha buttato via quella che sarebbe stata la sua prima medaglia olimpica con una correzione in una curva. Fill, invece, ha chiuso a 83 centesimi per un errore nella parte alta. A chiudere il quartetto azzurro Buzzi 22.esimo a +2.59.
L’oro è andato al più atteso, quel Aksel Lund Svindal che ha recitato la parte del cannibale. Un oro storico perché a 35 anni (compiuti il 26 dicembre scorso) è diventato il più vecchio a vincere l’oro olimpico nello sci alpino. Battuto il record dell’austriaco Mario Matt che nello slalom di Sochi si impose a 34 anni e 319 giorni. Festa Norvegia con l’argento di Kjetil Jansrud a solo 12 centesimi in una gara tiratissima. Gioia anche per la Svizzera con Beat Feuz (il discesista più in forma dopo le vittorie di Wengen e Garmisch) con il bronzo.