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PyeongChang 2018, dalla Svizzera alla Corea in bici per vedere il figlio alle Olimpiadi

L'impresa dei genitori di Mischa Gasser, atleta di aerial freestyle che hanno percorso 17mila chilometri

14 Feb 2018 - 14:37

Il bello delle Olimpiadi, spesso, si nasconde nelle storie personali degli atleti in gara. E quella che riguarda Mischa Gasser è davvero unica. I suoi genitori, infatti, hanno realizzato una vera impresa per assistere alle sue gare di freestyle percorrendo 17mila chilometri in bicicletta dalla Svizzera alla Corea del Sud. Sono partiti lo scorso marzo e hanno attraversato 20 paesi. "Il loro viaggio non è normale, ma loro sono cosi'" ha detto Gasser.

Un'impresa fuori dal comune quella che ha spinto Guido Huwier e la moglie Rita Ruttimann  a partire da Olten il 17 marzo 2017. I due sono rimasti bloccati in Kazakistan e hanno dovuto poi prendere una aereo per riuscire ad arrivare e assistere alla gara del figlio: l'Olimpiade di Mischa Gasser, atleta di aerial freestyle, inizia sabato con le qualificazioni ed è riuscito ad abbracciare mamma e papà dopo l'ultimo allenamento. I suoi genitori sono arrivati in Corea dopo aver preso un volo dalla Cina: "Dal Kazakistan non siamo riusciti ad entrare in Cina, quindi abbiamo preso un aereo per andare nel sudest asiatico. Poi abbiamo preso un altro aereo verso Seul" ha spiegato il 56enne Guido Huwier. Poi via di bnuovo in bici fino a PyeongChang, la sede dei Giochi olimpici dove dominano freddo e vento. 

Un viaggio durato quasi un anno durante il quale la coppia ha dormito in hotel o motel lungo la strada, quando non in tenda. Il momento più complicato? Percorrere l'autostrada del Pamir, una delle strade più alte del mondo, in Asia centrale: "L'autostrada ci ha portato a circa 4.750 metri sopra il livello del mare, l'aria sottile e la mancanza di buon cibo…hanno reso estenuante la situazione" hanno spiegato. 

E il figlio non è rimasto più di tanto sorpreso per l'impresa dei genitori: "Ero più sicuro che ce l'avrebbero fatta più di quanto sono sicuro per le Olimpiadi". Ma non è finita qui perché dopo aver assistito alle gare del figlio, Guido e Rita si rimetteranno in marcia. Destinazione: il Giappone. "Era il nostro sogno e non è ancora finito, vogliamo percorrere in mondo sulle due ruote, non siamo stanchi, Anzi. Siamo felici di poter fare quello che amiamo" ha detto Rita. "Solo a piedi o in bicicletta si può sperimentare quanto il  mondo si fatto da montagne e vallate".

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