Il tracciato è stato testato da alcuni atleti della Nazionale Italiana di skeleton e slittino
di Marco Cangelli© afp
Dopo numerose difficoltà che hanno rischiato di interrompere questo sogno, la pista "Eugenio Monti" di Cortina d'Ampezzo è ufficialmente realtà. Il tracciato dedicato a bob, skeleton e slittino è stato ufficialmente inaugurato nella giornata di martedì 25 marzo aprendo così la corsa alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.
Nonostante le critiche da parte delle associazioni per la tutela dell'ambiente e i vari imprevisti che hanno rallentato la realizzazione, la pista è stata preparata in poco più di un anno e già testata dal cortinese Mattia Gaspari, primo in assoluto a scendere nello skeleton; e da Dominik Fischnaller, che ha provato il budello con il suo slittino. Sedici curve e un tempo di percorrenza a run stimato in 55-60 secondi, la struttura attualmente è sorretta infatti da travi di legno, tubi e teloni di plastica bianca con la gran parte della struttura ancora da completare.
"È stata veramente una bella avventura Ringrazio l'impresa che è stata la prima a crederci e i giornalisti che ci hanno stimolato, che ancora il 16 ottobre 2023 titolavano a tutta pagina: 'La pista di bob a Cortina non si farà, il progetto nasce male e muore peggio'. Tié, siamo qua, con tutto l'affetto del mondo - ha sottolineato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a cui hanno eco le parole del governatore del Veneto Luca Zaia -. Non è solo una grande opera dal punto di vista sportivo. La gente partirà di casa e da lontano per vedere una grande opera di architettura e di ingegneria: guardatela anche con questa ottica, non solo con quella sportiva. Alla città, alla comunità e a questo Paese doniamo un'opera che sarà sicuramente meta che di grande emozione e di grande visita. Queste Olimpiadi cambieranno i nostri territori".
Prima di partire però sarà necessario ottenere l'omologazione da parte del Comitato Olimpico Internazionale (che avrebbe gradito l'impiego di una pista già esistente all'estero anziché la realizzazione di una nuova struttura), un requisito diventato ancor più indispensabile in termini di sicurezza (sulla pista 'Eugenio Monti' si stima una velocità massima fino a 145 km/h) dopo la morte dello slittinista Nodar Kumaritashvili avvenuta in allenamento poche ore prima della cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Vancouver 2010. Il test-event è fissato per ottobre, nel frattempo questa settimana proseguiranno i test pre-omologazione, con altri atleti che continueranno a testare la pista.