La campionessa azzurra dello short track: "La federazione vuole mettermi in una scatola, se questo è il punto di partenza..."
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Resta alta la tensione tra Arianna Fontana e la Federazione italiana sport del ghiaccio, anche dopo le tre medaglie conquistate dalla pattinatrice ai Giochi di Pechino 2022: "Un incontro con il presidente della Fisg? Non spetta a me fare il primo passo - ha detto la campionessa di short track parlando a Casa Italia -. Abbiamo cercato di fare tante volte noi il primo passo per cercare di trovare una soluzione, ma dall'altra parte quello che vogliono fare è mettermi in una scatola. Una scatola dalla quale sono dovuta uscire in questi anni per poter essere qua competitiva. Se questo è il punto di partenza non si può neanche andare avanti".
Il riferimento, naturalmente, è al fatto che Fontana ha scelto come allenatore il marito Anthony Lobello, allontanandosi dall'Italia e dai preparatori di squadra della Federghiaccio: "Quello che c'è da cambiare non è tanto, ma bisogna fare il primo passo, ovvero quello di capire che sono stati fatti degli errori - ha detto Arianna -. Una volta che si realizza questo si può ripartire per ricostruire qualcosa. Negli ultimi quattro anni la squadra italiana ha avuto quattro allenatori diversi, già questo dovrebbe far suonare un campanello d'allarme. L'ultimo allenatore se n'è andato via due mesi prima delle Olimpiadi. Non penso nella storia dello sport che un allenatore abbia abbandonato una squadra o un atleta a due mesi dalle Olimpiadi. Ci sono buone possibilità di lavorare, se anche le persone che possono prendere le decisioni hanno la voglia di mettersi in gioco, ammettere gli errori e risolvere la situazione. Ma non tanto per me, quanto per pensare ai giovani. Abbiamo le Olimpiadi in casa, se vogliamo avere una possibilità di provare a vincere qualcosa di importante bisogna cominciare fin da subito".