Il numero uno del Coni nella conferenza stampa finale: "Italia multidisciplinare come nessuna". Gli azzurri chiudono con 17 medaglie
"Sotto il profilo quantitativo la spedizione è stata da record. È stata un'esperienza unica e irreplicabile". Il presidente del Coni Giovanni Malagò traccia il bilancio azzurro alla fine dei Giochi di Pechino 2022. L'Italia torna a casa con 17 medaglie: 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi. "Il voto, secondo me, è un 7 e mezzo: siamo stati bravi. La preparazione olimpica, la comunicazione, tutta la parte di Casa Italia, gli atleti".
"Come tutte le spedizioni ci sono eccezioni che confermano la regola. Qualche polemica che ha contraddistinto le nostre giornate. Però viene riconosciuto anche e soprattutto dai miei colleghi che l'Italia ha molto prestigio nel mondo dello sport - ha proseguito Malagò - In queste recenti edizioni si può dire che gli italiani sono molto più bravi a vincere medaglie che non a vincere l'oro. Poi ci sono componenti soggettive su alcune vicende. Ora torniamo nella nostra vecchia e cara Europa - ha aggiunto - Mi sento di dire che sicuramente l'atmosfera sarà olimpica".
"È evidente che noi siamo multidisciplinari come non lo è nessuno - ha detto ancora il numero uno del Coni - Sotto il profilo qualitativo del medagliere questo può essere un elemento di debolezza, ma sotto quello della cultura sportiva questo è un valore aggiunto che noi abbiamo. Se guardiamo le discipline andate a medaglia in tutto il mondo tra Tokyo e Pechino siamo a 28, questa classifica ci vede al terzo posto nel mondo - ha aggiunto - Primi Stati Uniti, seconda Russia e terza l'Italia. Questo è motivo di grandissima riflessione di politica sportiva, che dovrà essere sviluppato con una certa urgenza ma al tempo stesso è motivo di grandissimo orgoglio". Poi sguardo al futuro: "L'età media dei medagliati è leggermente maggiore rispetto a quella di PyeongChang, siamo nel numero di 26 anni. Lo ritengo un ottimo segnale per Milano-Cortina".
E a proposito di Milano-Cortina: "Abbiamo richiesto secondo me non legittimamente ma doverosamente un contributo straordinario proprio per pianificare questi quattro anni al meglio. A parole sono mesi che ogni settimana è buona per sbloccare la situazione, ma siamo già in ritardo e fuori tempo massimo".
"Le polemiche all'interno della squadra di short track? Bisogna fare degli incontri in cui districare la matassa e trovare la soluzione, nell'interesse di tutti e del paese".