Botta e risposta di Lobello alle parole del presidente della Federghiaccio Gios
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Prosegue la polemica tra Arianna Fontana, il marito-allenatore Anthony Lobello e la Federghiaccio dopo le parole del presidente Andrea Gios. Il marito della Fontana, vincitrice di tre medaglie a Pechino, si è difeso dopo le parole di Gios: "Mai chiesto di diventare ct. Credo che le relazioni possano andare in direzioni differenti e c'è sempre un modo per risolvere i problemi".
"Non importa cosa tu possa pensare di un'altra persona ma a volte devi lavorare insieme per un obiettivo. Disponibile a incontrarlo? Certo, assolutamente, ma bisogna avere la volontà di risolvere il problema" ha spiegato Lobello.
"Posso dire che i rapporti con la Federazione sono buoni mentre invece con il presidente Gios c'è qualche problema. La sua visione su quello che va fatto per avere successo è diversa. I nostri standard sono molto alti e credo che a volte sia questo il problema", afferma ancora Lobello. "Quattro anni fa, dopo PyeongChang in cui Arianna aveva fatto bene, mi è stato offerto un lavoro per allenare e ho rifiutato sia perché c'era anche mia moglie, e quindi, ero esposto a possibili critiche di favoritismo e perché non potevo garantire che il mio modello potesse funzionare in questo sistema. I risultati parlano da soli".
Durante la conversazione, Lobello esprime più volte il suo disappunto sulla vicenda del ct. "Io non posso essere ct? Ok, questa è una decisione che spetta a lui, io non ho mai chiesto di esserlo, ma deve pensare a cosa fare con Arianna che lui stesso dice essere un grande asset della Federazione. Stavamo lavorando bene con Fred (Frederick Blackburn, il ct dimessosi a dicembre, ndr), ma poi è andato via. Non tocca a me trovare soluzioni ma a lui in qualità di presidente. Non ho bisogno di essere CT, non voglio prendermi altre responsabilità ma solo fare il mio lavoro. Deve trovare lui una soluzione perché il tutto possa funzionare".
"L'unica ragione per cui parlo è perché penso positivo. Il presidente dovrebbe avere più rispetto per il mio lavoro", aggiunge Lobello.