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PARIGI 2024

Alluvione in Brasile, Becker e Tuchtenhagen rinunciano alle Olimpiadi per aiutare il proprio popolo

Il tandem carioca era in corsa per un posto ai Giochi nel canottaggio mettendosi a disposizione per le popolazioni colpite dalla catastrofe naturale

di Marco Cangelli
27 Mag 2024 - 15:31
 © Sátiro Sodré/CBR

© Sátiro Sodré/CBR

Salvare delle vite umane conta molto di più di un oro olimpico. A ricordarcelo ci hanno pensato Evaldo Becker e Piedro Tuchtenhagen, canottieri brasiliani in corsa per un posto a Parigi 2024 nel due di coppia pesi leggeri, decisi a rinunciare al sogno a cinque cerchi pur di sostenere il proprio popolo colpito da un'alluvione senza precedenti. Originario del Rio Grande do Sul gli atleti avrebbero dovuto prendere parte alle Qualificazioni Preolimpiche finali in programma a Lucerna (Svizzera) dal 19 al 21 maggio scorsi, tuttavia il tandem carioca ha preferito rimanere nel paese per aiutare gli abitanti colpiti dalla catastrofe naturale. 

“Di fronte a tutto il caos che regna qui nel sud, dove stavamo svolgendo la nostra preparazione finale per la competizione Preolimpica, è diventato impossibile allenarsi a causa delle inondazioni nella Guaíba. Quando l’acqua ha iniziato a invadere la città, siamo dovuti uscire di corsa dalle nostre case. Molte persone non potevano uscire, in attesa dei soccorsi – ha raccontato Becker a Olympics.com, dopo aver messo in salvo anche la figlia Valentina di soli sei anni -. Piedro e io abbiamo iniziato ad aiutare e ad accogliere i senzatetto. Ci siamo resi conto che non potevamo smettere di aiutare, non era più possibile gareggiare. Abbiamo deciso insieme che aiutare le persone in questo momento era più importante. È stato difficile, sì. Ci siamo allenati duramente per arrivare a questo momento, ma è impossibile. Questa è la nostra decisione e ci stiamo concentrando al 100% sul soccorso e sull’aiuto”.

Becker e Tuchtenhagen non sono stati gli unici a mettere da parte le proprie velleità sportive a favore di chi ha più bisogno e la dimostrazione è arrivata da Viviane Jungblut, già qualificata per Parigi 2024 nel nuoto in acque libere, ma in prima linea per il proprio paese; il campione del mondo di surf Italo Ferreira e l’allenatore della squadra olimpica di judo maschile Antonio Carlos Kiko Pereira. Tutti uniti per un solo obiettivo: aiutare il proprio popolo.

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