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L'Iba insiste: "Khelif e Yu Ting sono uomini". L'algerina attacca Carini

Non si placano le polemiche inerenti ai casi che vedono coinvolte le due pugili Imane Khelif e Lin Yu Ting

05 Ago 2024 - 19:06
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"Abbiamo condiviso i risultati di laboratorio con il Cio l'anno scorso. Dal 2022 ci sono stati dubbi e preoccupazioni da parte di alcuni pugili, momento in cui abbiamo effettuato esami del sangue e test di genere su entrambi i pugili Imane Khelif e Lin Yu Ting. Inoltre abbiamo ripetuto i test nel 2023. Questi test hanno dimostrato che i pugili non soddisfacevano i criteri di ammissibilità ed è per questo che sono stati esclusi dai Mondiali". Con queste parole il Ceo dell'Iba, Chros Roberts, in videoconferenza ribadisce che i due pugili "sono uomini". Da parte sua, Loannis Filippatos, ex presidente del comitato medico dell'Iba e ginecologo, ha criticato il Cio per aver utilizzato i passaporti come sistema per determinare il genere. "La boxe è uno sport di contatto. Se c’è uno svantaggio molto ingiusto, le persone possono morire. Non è come gli altri sport ed è per questo che abbiamo procedure e regole", ha aggiunto.

La pugile algerina, inoltre, è tornata a parlare a distanza di qualche giorno dall'incontro con Angela Carini: "La pugile italiana mi conosce bene da anni, perché mi sono spesso recata in Italia ad allenarmi come membro della squadra nazionale. Mi sono allenata con lei e con gli allenatori, che mi conoscono da quando ero più giovane. Hanno usato questa campagna diffamatoria per cercare di indebolirmi", ha dichiarato in un'intervista a SNTV. Poi conclude: "Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, tutti gli uomini e le donne algerini, tutte le persone del mondo arabo e il mondo intero che si è schierato dalla mia parte in questa feroce campagna contro di me. Il bullismo ha conseguenze devastanti e può distruggere le persone, uccide i pensieri, lo spirito e la mente, divide i popoli. La mia famiglia a casa in Algeria è preoccupata. Li sento due volte a settimana, spero non siano troppo profondamente feriti da tutto questo. Vincere l’oro sarebbe la mia miglior risposta". 

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