La 36enne di Muggiò affronterà la quarta partecipazione della competizione a cinque cerchi con l'obiettivo di guidare la nazionale di scherma
di Marco CangelliParigi 2024 non sarà un'Olimpiade come le altre per Arianna Errigo che prenderà parte alla quarta edizione a cinque cerchi dopo essersi aggiudicata un oro a squadre e un argento individuale nel fioretto a Londra 2012 e un bronzo con il team a Rio de Janeiro 2016. La 36enne di Muggiò vivrà la prima partecipazione da mamma avendo peraltro l'onore di sfilare in compagnia di Gianmarco Tamberi come portabandiera dell'Italia nella cerimonia d'apertura in programma venerdì 26 luglio.
"Sono felicissima, questa Olimpiade non era affatto scontata, ogni edizione la vivi in maniera diversa, è la quarta ed è la più emozionante. Arrivo a Parigi da portabandiera ed è una soddisfazione unica, personale e magica, e poi sarà la prima da mamma dei miei due meravigliosi gemelli. Il percorso non è stato facile, e quindi non era scontato esserci - ha raccontato Errigo al suo arrivo a Parigi ai microfoni di Ansa -. Loro mi hanno dato la possibilità di capire che il mio limite è spostato in avanti, stare con i bimbi anche quando mi alleno ha reso la qualità altissima. Non perdo tempo, è tutto concentrato e vedo che rendo il 110%. Vivere la scherma con loro mi ha aperto un mondo, prima se perdevo una gara me la prendevo adesso sono comunque felice. Certo per fare tutto questo serve una grande organizzazione, e non è semplice"
La nascita di Mirea e Stefano hanno permesso all'azzurra di guardare alle competizioni con un altro occhio, puntando l'attenzione anche sui numerosi servizi offerti dal Comitato Internazionale come la nursey per mamme e papà atleti fortemente voluta dalla velocista americana Allyson Felix e inserita proprio a Parigi. "Mirea e Stefano saranno con me, e dietro mi porto tutta la famiglia. Lo spazio dedicato a noi mamme al villaggio è una bella conquista. Io già prenotato alcuni dei servizi previsti, ci sono slot di un'ora e si possono chiedere in solitaria o condivise. Può entrare un accompagnatore, ci sono giochi, cambio pannolini, l'area per allattare, insomma quelle comodità che sono difficili da reperire anche alle Olimpiadi. Ho visto che i servizi sono andati alla grande, molti spazi erano già prenotati. Direi che è una bella conquista, un passo, ne servirebbero altri ma dico sempre che da qualche parte bisogna cominciare - ha sottolineato Errigo -. Ci siamo sempre organizzati le trasferte con orari compatibili per i piccoli - aggiunge la fiorettista - ma loro devono stare con me, diversamente non potrei".
La fiorettista tricolore proverà ora a godersi l'esperienza a cinque cerchi puntando a quell'oro individuale che manca in un palmarés carico di successi, ultimo dei quali il Mondiale conquistato a Milano lo scorso anno: "La città sarà blindatissima, non ho timori, sarà tutto sotto controllo. Vado in controtendenza alla mia indole precisina, stavolta non voglio immaginare come sarà ma viverla e basta. La medaglia d'oro è l'unica che manca, ma non è un'ossessione. Insomma vincerla ovvio sarebbe una grande cosa. Ma io sono felice già così, con ogni probabilità sarà la mia ultima Olimpiade, scenderò dalla pedana con il sorriso, Giochi non erano scontati, li affronto da portabandiera e mamma. Di più non posso chiedere".