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Il 32enne di Roncadelle ha conquistato la medaglia d'oro nel kayak precedendo di venti centesimi il francese Titouan Castryck
di Marco Cangelli© Getty Images
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A Tokyo Giovanni De Gennaro ha dovuto inghiottire una brutta delusione nel kayak maschile, tuttavia tre anni dopo il 32enne di Roncadelle ha visto la propria carriera cambiare improvvisamente. L'esperto bresciano ha conquistato l'oro nella canoa slalom riportando in Italia una medaglia dodici anni dopo il titolo di Daniele Molmenti: "È bellissima questa medaglia, l'ho sognata per tanto tempo e a metà percorso ho pensavo che potesse sfuggirmi, invece è andato tutto bene e l'ho conquistata".
L'azzurro ha ricevuto anche la telefonata della premier Giorgia Meloni che, in visita a Parigi, ha voluto congratularsi immediatamente con lui: "È un sogno che si realizza, anche se avevo fatto una stagione in cui sono andato sempre veloce e per questo motivo sapevo che me la sarei potuta giocare fino in fondo - ha raccontato De Gennaro ai microfoni della Rai -. Ho voluto affrontare l'avvicinamento a questa Olimpiade senza pressioni, perché non doveva essere qualcosa di eccezionale. Tre anni fa ho avuto un problema personale che mi ha impedito di andare in finale, ma ho lavorato su me stesso e oggi sono riuscito a recuperare tutto quanto".
La dedica non poteva andare al primo allenatore che ha accompagnato Giovanni all'esordio olimpico nel 2012 oltre che al direttore tecnico Daniele Molmenti che ha potuto festeggiare il successo nel giorno del compleanno: "Questa medaglia la dedico a Gianni che è scomparso in canoa dieci anni fa e con cui abbiamo sognato così tanto questo traguardo - ha concluso De Gennaro -. Per Daniele oggi è il suo compleanno, non mi ha chiesto nulla perché è scaramantico, ma penso possa esser felice di questo regalo2.
E' bellissima. L'ho sognata tanto, a un certo punto pensavo sfuggisse di mano a metà percorso, invece è andata bene. E' un sogno sicuramente, sapevo che potevo giocarmela perchè è stata una stagione che sono sempre andata veloce. Non mi sono sempre messo troppa pressione. Non posso dire molte parole, ma tante emozioni, alti e bassi, quando ero sicuro del bronzo ero sicuro del successo. Esser tornato tre anni dopo con la medaglia bastava, chiudere con l'oro è un upgrade. Quando ho visto l'ultimo passare, è stato ripagato tutto.
Dopo Tokyo ho lavorato per 4/5 anni, avevo avuto un problema personale che non mi ha consentiot di andar in finale. Ho cercato di prepararli come una tappa del percorso, non come qualcosa di straordinario. Se oggi non fosse arrivata la medaglia, mi sarei accontentato del viaggio e devo ringraziare alla mia famiglia.
Questa medaglia la dedico al mio primo allenatore Gianni che è scomparso in canoa dieci anni fa e abbiamo sognato così tanto questo traguardo e sono contento di esserci arrivato. Daniele oggi è il suo compleanno, non mi ha chiesto nulla perchè sono scaramantico, ma penso possa esser felice di questo regalo.