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Il 22enne pisano è stato sconfitto per 15-14 dal rappresentante di Hong Kong Cheung Ka Long
di Marco Cangelli© Getty Images
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L'Italia della scherma torna nuovamente sul podio olimpico e lo fa con Filippo Macchi che ha conquistato la medaglia d'argento nel fioretto maschile. Il 22enne pisano si è dovuto arrendere al campione uscente Cheung Ka Long al termine di un incontro molto teso e deciso da una stoccata contestata che ha chiuso il match sul 15-14 per il rappresentante di Hong Kong.
Nonostante l'amarezza per il risultato finale, il percorso del toscano ha rappresentato un'impresa che si è concretizzata a partire già dalla semifinale dove Macchi ha domato lo statunitense Nick Itkin, numero 2 del ranking e in grado di sconfiggere ai quarti il romano Guillaume Bianchi al minuto supplementare. Il pisano ha patito la partenza sprint dello schermitore di origine ucraina, capace di essere più rapido nelle prime battute, prima che Macchi recuperasse subito tre stoccate di svantaggio e, poco dopo, altre due.
A quel punto il toscano ha preso l'iniziativa attaccando in continuazione l'avversario, parando più volte i colpi di Itkin, e riuscendo in risposta a mettere a segno un break di oltre cinque punti tanto da presentarsi alla prima pausa in vantaggio per 12-10. Lo stop ha però fatto bene all'atleta a stelle e strisce che ha recuperato tre lunghezze costringendo Macchi a cambiare arma prima di tornare a guidare il gioco nonostante le provocazioni dell'avversario. Ciò non gli ha negato la possibilità di trasformare il proprio sogno e andare in finale contro il campione olimpico uscente Cheung Ka Long.
Sfida molto tesa con l'asiatico che ha provato subito a far sentire la propria destrezza nell'azione prendendosi subito due stoccate di vantaggio. Macchi non si è però fatto intimorire preparando l'attacco in più occasioni e, come visto nel match precedente, prendendosi il punto parando i colpi dello sfidante e prendendo l'iniziativa. Ciò gli ha permesso di passar in vantaggio per 5-4 prima che Cheung si riprendesse subito il comando delle operazioni.
Troppo veloce Cheung nei suoi attacchi pungenti, capace di presentarsi nell'ultimo minuto della prima frazione con tre stoccate di vantaggio, ma Macchi non si è mai perso d'animo recuperando nuovamente terreno e andando alla pausa sul 10-11. Il rientro in pedana ha visto il pisano mettere subito alle corde Cheung tanto da costringerlo in fondo allo spazio di gara prendendosi così il punto del nuovo pareggio.
Un punto che è preludio di una serie di tentativi vani del rappresentante di Hong Kong che ha invece subito la scaltrezza del giovane schermitore tricolore, giunto a condurre nuovamente l'incontro sul 14-12. Nonostante ciò Cheung è riuscito a recuperare lo svantaggio prima di trovarsi per due occasioni la possibilità di vittoria con gli arbitri che hanno scelto di non decidere in quanto non chiara la precedenza. Ciò ha portato a un terzo tentativo particolarmente discusso che ha regalato il quindicesimo punto all'asiatico.