I valori riguardanti l'escherichia coli, gli enterococchi e l'acido trifluoroacetico sono ancora troppo elevati nonostante il grande investimento promosso dal governo francese
di Marco Cangelli© Getty Images
Un miliardo e mezzo di euro messi a disposizione per bonificare e rendere balneabile il fiume, eppure la Senna rischia di non vedere gli atleti olimpici nuotare nelle proprie acque. A cinquanta giorni dal via dei Giochi in programma a Parigi, il corso d'acqua presenta livelli di escherichia coli, enterococchi e acido trifluoroacetico ancora troppo alti spingendo anche la sindaca della capitale Anne Hidalgo e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron a ripensare il tuffo propiziatorio.
L'appuntamento era in programma per il prossimo 23 giugno, tuttavia potrebbe essere rinviato complice anche la protesta fissata per il successivo da parte di una serie di cittadini che hanno lanciato l'idea di defecare nella Senna e utilizzarla come una toilette.
In attesa di scoprire se i parigini passeranno o meno all'azione, chi è maggiormente preoccupato sono gli atleti del nuoto di fondo e del triathlon che dovrebbero svolgere le competizioni proprio all'interno del corso d'acqua inquinato. Chi ha fatto sentire forte la propria voce è Gregorio Paltrinieri che ha lanciato l'appello con una storia su Instagram: "Dicono che gareggeremo nella Senna al 100%. Dicono che non ci sia realmente un piano B. Dicono anche però che nessuno dei valori delle acque sia a norma. Mancano 50 giorni".