Il comitato organizzatore starebbe apportando alcune modifiche alla mappa dei luoghi interessati dai Giochi, anche a seguito di alcune polemiche emerse nelle scorse settimane
di Marco CangelliParigi si fa bella per i Giochi e si prepara a una serie di modifiche rispetto a quanto inizialmente previsto. Se la fiamma olimpica non splenderà sotto la Torre Eiffel, fa ancor più discutere la decisione di non assegnare uno spazio all'interno degli Invalides all'Arabia Saudita per la realizzazione degli alloggi per i suoi atleti. Scelte che cambiano la mappa della rassegna a cinque cerchi che, stavolta come mai in passato, coinvolgerà un intero paese.
Se la maggior parte delle persone si aspettavano di vedere l'ultimo staffettista accendere il braciere ai piedi dell'opera più rappresentativa di Parigi, le stesse saranno costrette a ricredersi perché la fiamma accesa il 16 aprile prossimo a Olimpia illuminerà a partire dal prossimo 26 luglio il cielo sopra il celebre giardino delle Tuileries, tra il Museo del Louvre e Place de la Concorde. La scelta sarebbe stata presa già "diverse settimane fa" dal comitato organizzativo (Cojo) e dal comune di Parigi come riportato da alcune fonti vicine all'organizzazione citate dall'agenzia France Presse e andrebbe a indicare quello che sinora era stato considerato un "luogo segreto".
Discorso diverso invece per il villaggio olimpico saudita che nelle scorse settimane aveva fatto parecchio discutere soprattutto dopo la pubblicazione dei manifesti ufficiali delle Olimpiadi nei quali era stata omessa la croce cristiana sulla cupola degli Invalides, area inizialmente destinata a ospitare gli atleti arabi. In seguito alle numerose reazioni politiche arrivate da tutta Europa, il ministero delle Forze armate avrebbe fatto sapere che la Francia "non è più in grado di soddisfare le richieste dei sauditi di prendere in affitto alcuni spazi agli Invalides in assenza di risposte e per i tempi ormai troppo stretti per mettere a disposizione in buone condizioni gli spazi richiesti" come riportato dalla radio Europe 1.
Una risposta che si lega anche alla polemica esplosa lo scorso 28 febbraio quando la deputata Re'publicains, Nathalie Serre, aveva presentato un'interrogazione parlamentare al governo su questo progetto di villaggio olimpico saudita nel cuore di un luogo altamente simbolico per la storia della Francia. La vice ministra delle Forze armate, Patricia Miarlle's, aveva risposto che "al momento non c’è nulla di concreto e di concluso". Il giorno dopo, il ministro, Sebastie'n Lecornu, aveva gettato acqua sul fuoco confermando che "la decisione non è ancora del tutto presa" e precisando che "l'Arabia Saudita aveva proposto di partecipare al finanziamento del museo dell'esercito e dell'istituto nazionale degli Invalides come operazione di mecenatismo".