Straordinaria prestazione delle due saltatrici in una specialità dove mai un'italiana aveva raggiunto la finale a cinque cerchi
di Redazione Sprintnews© Getty Images
Roberta Bruni, primatista italiana all'aperto del salto con l'asta donne, ed Elisa Molinarolo che detiene il record al coperto, infiammano la mattinata di atletica italiana alle Olimpiadi di Parigi, con una storica qualificazione alla finale di mercoledì 7 agosto dalle 19.00, in una specialità dove mai nessuna italiana aveva raggiunto questo prestigioso traguardo, e lo fanno con una spettacolare serie che le vede entrambe superare le misure di 4.20, 4.40 e 4.55 al primo tentativo.
Sarà una finale molto affollata, in realtà, con la partecipazione di 20 atlete rispetto alle 12 previste in quanto in undici comprese ovviamente le due italiane hanno superato i 4.55, mentre nove hanno chiuso in assoluto pari merito con 4.40, in una disciplina che ricordiamo essere stata introdotta a livello mondiale nei campionati iridati di Stoccarda in Germania nel 1993, mentre a livello olimpico solo dall'edizione di Sydney in Australia nel 2000.
LE DICHIARAZIONI DI BRUNI
"Ho avuto paura perché l’avvicinamento è stato complicato. Dopo il meeting di Londra sono tornata a casa con una brutta influenza, rimanendo a letto per una settimana. Se non fosse stato per la Federazione e per il Coni io non sarei qui. Tutte le notti sognavo di inginocchiarmi davanti a quella curva, con le lacrime agli occhi per la gioia, e ci sono riuscita. Mercoledì è una nuova gara, saremo tante perché è stata una qualificazione atipica, ma il mio obiettivo l’ho raggiunto e voglio divertirmi".
LE PAROLE DI MOLINAROLO
"È un sogno che si realizza anche se non è stata facile la qualificazione, ma ho messo a segno tutte le misure al primo tentativo ed è un buon segnale. Sugli spalti c’era la mia famiglia e quasi tutti quelli che mi seguono quotidianamente, ho provato un’emozione incredibile".
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