L'atleta reggiana porterà in strada la handbike regalatagli dal fenomeno paralimpico: "È stato il mio maestro, il mio mentore"
Alex Zanardi ha ispirato con la sua vita tanti giovani atleti, non solo quelli con disabilità. Alle Paralimpiadi di Parigi l'ex-pilota bolognese non può esserci, ma la sua presenza non sarà tale solo fisicamente: giovedì, infatti, scenderà in strada Ana Maria Vitelaru, atleta reggiana che porterà in strada la handbike regalatagli da Zanardi.
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"Mi piace pensare che così sto continuando a farlo correre", ha detto prima di partire per Parigi. Da quel tragico giorno di giugno del 2020, quando fu vittima di un incidente proprio con la sua handbike sulle strade della Val d'Orcia, Alex Zanardi sta attraversando un periodo di riabilitazione nella sua casa in Veneto. La degenza va avanti nella più stretta riservatezza, con i familiari che hanno scelto di tutelare al massimo la sua privacy e di non commentare vicende che lo riguardano, sia pure indirettamente.
Ana Maria Vitelaru ha perso le gambe sotto un treno mentre stava correndo dal suo fidanzato. Dopo anni a giocare a basket in carrozzina, ha incontrato Alex Zanardi che le ha proposto di provare l'handbike. "È stato il mio maestro, il mio mentore", racconta. Zanardi con l'handbike ha dimostrato che esiste la possibilità di una seconda vita.
E non è un caso che per i ragazzi che in questi giorni difendono a Parigi i colori azzurri Alex Zanardi sia un mito. Come, appunto, per Ana Maria Vitelaru, che da giovedì sarà in gara con l'handbike di Zanardi per provare a conquistare ciò che tre anni fa, a Tokyo, le sfuggì per un guasto meccanico. Sarà impegnata in due gare: la prova in strada e quella a cronometro. L'obiettivo è conquistare una medaglia da dedicare a l'uomo che ha regalato a lei l'handbike e nuovi sogni da inseguire ed ha cambiato per sempre la percezione del rapporto fra sport e disabilità.