La decima medaglia azzurra arriva dal double trap: la conquista il tiratore di Prato
Arriva dal tiro al piattello la decima medaglia azzurra alle Olimpiadi di Rio 2016: se la prende Marco Innocenti, che nella specialità double trap centra la finale a due e poi si arrende soltanto al kuwaitiano Fehaid Aldeehani, già bronzo a Sydney 2000 e a Londra 2012. Grande prova dell'azzurro nella semifinale a 6, con rimonta e qualificazione all'ultimo atto: poi tanti errori, ma la soddisfazione di un argento che smuove il medagliere dell'Italia.
Dopo l'argento di Johnny Pellielo nella fossa olimpica, il tiro al volo si dimostra ancora una volta foriero di soddisfazioni per i colori azzurri. Stavolta è il 37enne Marco Innocenti, da Prato, a volare in finale dopo una semifinale a 6 al cardiopalma: il tiratore toscano, alla quarta Olimpiade, si prende la prima medaglia in carriera lasciandosi alle spalle il britannico Steven Scott, vincitore del bronzo dopo lo spareggio col connazionale Tim Kneale. L'ultimo atto è senza storia, con Aldeehani (già dominatore della semifinale a 6) nettamente superiore e sempre davanti nel punteggio. Kuwaitiano, Aldeehani partecipa ai Giochi come atleta indipendente per la squalifica inflitta dal Cio al suo Paese a causa delle ingerenze del governo sulle Federazioni. E si prende il primo oro della carriera con 26 piattelli a segno su 30, contro i 24 dell'azzurro. Dopo un giorno pieno di astinenza, con le delusioni Pellegrini e Errigo ancora vive, ci pensa Innocenti a portarci in doppia cifra nel medagliere.
Subito dopo aver vinto la medaglia d'argento, Marco Innocenti ha annunciato il suo ritiro. "Sono strafelice, non me l'aspettavo perché ultimamente non ero stato troppo bene. Oggi ho dimostrato che con passione e tenacia si può arrivare ai più alti livelli. Per questo voglio chiudere in bellezza, e dico che dopo questa medaglia mi ritiro: continuerò a fare il tiratore solo per diletto, e mi godrò le mie due figlie", ha detto.
La cerimonia di premiazione della gara di double trap è slittata di qualche minuto rispetto al programma perché il vincitore dell'oro, il kuwaitiano Fehaid Aldehaani, pretendeva che venisse suonato l'inno del suo paese. Ma il Kuwait è stato sospeso dal Cio per ingerenze politiche nel comitato olimpico del paese, e i tiratori, che peraltro si erano già qualificati per Rio forti di una grande tradizione, hanno dovuto gareggiare in terra carioca sotto la bandiera olimpica del Cio. Alla fine oggi, dopo qualche discussione, Aldeehani si è convinto a salire sul podio ed è stato suonato l'inno olimpico.