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Il c.t. dell'Italrugby e il capitano hanno parlato nel post-partita dall'Artemio Franchi di Firenze
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È terminata con il risultato di 17-28 per la Scozia il match d’esordio dell'Italrugby nella prima edizione della Autumn Nations Cup giocata al Franchi di Firenze. Una partita che ha visto gli Azzurri in vantaggio per lunghi tratti, senza però arginare la rimonta del XV guidato da Gregor Townsend.
"Abbiamo guardato più al tabellino che a quello che potevamo fare - spiega il c.t. Franco Smith nella conferenza post-partita. Una lezione che bisogna imparare è pensare a cosa puoi fare durante la partita. Se noi ci concentriamo su questo, possiamo controllare anche gli ultimi minuti di gioco. Abbiamo fatto grandi passi in avanti, ma bisogna portare la prestazione di alto livello anche nel finale".
“Alcune scelte magari non sono state efficaci - prosegue Smith - ma abbiamo imposto spesso il nostro ritmo sulla partita. La Scozia, purtroppo, quando entrava nei nostri 22 metri difensivi è riuscita a conquistare punti. Noi invece non abbiamo sfruttato tutto quello che abbiamo creato”.
“Da quando abbiamo ripreso l’attività con questi ragazzi abbiamo avuto la possibilità di scendere in campo 240 minuti mostrando in ogni partita dei progressi. Il risultato ci lascia l’amaro in bocca, ma sappiamo di aver fatto ancora qualcosa di diverso rispetto all’ultima partita", ha concluso il tecnico sudafricano.
"Sapevamo che il pacchetto di mischia avversario sarebbe stato performante - ha dichiarato Luca Bigi - e uno dei nostri focus era quello di vincere la battaglia fisica che si preannunciava. Credo che in mischia ordinata siamo stati dominanti per quasi tutta la partita. Abbiamo aggiunto tante piccole cose alla nostra prestazione. C'è stato un altro passo in avanti, ma dobbiamo mantenere la durata della nostra performance per tutti gli 80 minuti", ha evidenziato il capitano azzurro.