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Il c.t. della Nazionale italiana di rugby, Franco Smith, e il capitano degli Azzurri, Luca Bigi, hanno parlato al termine di Galles-Italia 38-18: "C’è un progetto in cui crediamo fortemente e nel quale siamo tutti impegnati - commenta il capo allenatore. La nostra mediana di oggi aveva iniziato il 2020 giocando con l’Italia U20 e in queste settimane è approdata al rugby internazionale. Siamo cresciuti nel corso dell’anno, tutti quanti, e credo che oggi si siano visti una buona difesa e una meta ben costruita. Ci aspetta un mese importante con le nostre franchigie prima di ritrovarci per preparare insieme il Sei Nazioni".
Luca Bigi analizza le ultime settimane di raduno dell’Italrugby: “Dobbiamo controllare maggiormente la nostra prestazione, specialmente quando abbiamo il controllo del gioco, ed essere più efficaci nel secondo tempo. Purtroppo sia contro la Scozia che contro il Galles sotto questo punto di vista non lo siamo stati”.
“In queste settimane abbiamo dimostrato di aver aumentato il numero di giocatori in grado di giocare per l’Italia a questo livello” ha dichiarato il capo allenatore Franco Smith, “e torniamo a casa con una maggiore consapevolezza collettiva di cosa sia necessario per competere a questo livello. Trulla questa sera debuttava da estremo ed ha giocato da atleta esperto, Zilocchi e Fischetti hanno confermato di essere piloni di caratura internazionale e questa sera era giusto tenerli in campo il più a lungo possibile. Non ho rimpianti per come abbiamo gestito i cambi”.
“Da febbraio ad oggi abbiamo avuto una grande crescita fisica - ha detto Smith - e aumentato la conoscenza e la consapevolezza del gioco e del lavoro necessario per competere nei test. Mancano ancora molti dettagli da affinare, ma insieme ai tecnici delle franchigie, lavorando con Crowley e Bradley, muoveremo ulteriori passi avanti. Ci aspetta molto lavoro in vista del 2021, tutti sanno che nelle settimane a venire ci sarà da impegnarsi duramente per ricominciare da dove abbiamo concluso in vista del Sei Nazioni”.
“È frustrante chiudere la mia prima stagione alla guida dell’Italia senza vittorie - ha concluso Smith - ma sapevo che mi aspettava una grande sfida sulla panchina dell’Italia. Le sconfitte pesano, ma il nostro lavoro è far crescere il rugby italiano e tradurre in risultati la nuova energia che questo gruppo sta costruendo col proprio impegno”.