Difficoltà, particolarità e divertimento del primo rally elettrico raccontato dai protagonisti che lo hanno corso
La seconda tappa della smart EQ for two e-cup ha segnato un momento unico, quasi di iniziazione, nella storia delle corse: per la prima volta, infatti, si è vista la partecipazione di un campionato monomarca elettrico ad un rally ed è successo a fine luglio in occasione del Milano Rally Show. Ecco le impressioni di alcuni piloti, e dei rispettivi navigatori, ritrovatisi ad affrontare un contesto inedito e una gara davvero speciale.
Mauro Garbarino, ad esempio, si definisce “rallysta puro”, uno che si sente più a suo agio qui che non in pista: “Un rally su circuito cittadino è ancora una via di mezzo tra una gara in circuito e un rally vero e proprio perché i rally hanno la prerogativa di avere salite e discese, inconvenienti, possibilità di correzioni o imprevisti ad ogni curva per cui noi rallysti possiamo definirci degli avventurieri delle strade. In pista invece serve molta precisione, serve calcolo e serve fare bene tutto subito” ha detto il pilota della concessionaria Mercedes-Benz Autocentauro. “La strategia è la cosa più importante in queste situazioni che danno elettricità e uno spirito diverso: io corro da 35 anni sono uno che si mette sempre in gioco. Queste corse elettriche sono il futuro” ha aggiunto Garbarino.
Al suo fianco, come navigatore, Anna Canale: “Le difficoltà per un navigatore su un circuito cittadinno? Bisogna fare molta attenzione alle note perché nei circuiti cittadini ci sono tanti gradini, bisogna fare attenzione a non tagliare, le note devono essere molto più precise rispetto a un rally tradizionale e bisogna fare attenzione anche al conto dei giri. La sintonia tra pilota e navigatore è sempre fondamentale perché di deve sapere perfettamente cosa fa uno e cosa fa l’altro e fidarsi ciecamente della nota che viene data così come io devo fidarmi ciecamente del suo modo di guidare” ha spiegato.
Rachele Somaschini è un’altra grande esperta di rally. La tappa della smart EQ for two e-cup è una parentesi speciale nell’ambito della sua partecipazione al campionato italiano rally: “Questo è per tutti il primo rally elettrico, siamo onorate di farne parte. Queste vetture sono tutte uguali quindi sicuramente serve tanta precisione del pilota nella guida, bisogna puntare tutto sulla precisione, sulle staccate. Una delle difficoltà è cercare di risparmiare batteria nei trasferimenti quindi è impegnativo e divertente, anche se posso dire che c’è più divertimento che preoccupazione” ha detto Rachele, che al Milano Rally Show ha guidato per la concessionaria Mercedes-Benz Gino piazzandosi al quarto posto nella classifica generale.
Accanto a lei, un’altra donna, Lorena Boero, nelle vesti di navigatore: “Questa è la nostra seconda gara insieme, la sintonia femminile può permetterci di dare qualcosa in più, come tutte le donne abbiamo tante cose in comune” ha ammesso. Poi, sul suo ruolo: “Non c’è nessuna particolarità rispetto a un rally normale, bisogna essere precisi e seguire bene le note, il radar, non c’è differenza per un’auto elettrica” ha spiegato.