Gli azzurri del fioretto battuti dal Giappone nei quarti. Malagò tuona: "Molto male, ci saranno riflessioni"
Un altro, clamoroso disastro della scherma italiana nell'ultima gara dell'Olimpiade di Tokyo 2020: la squadra del fioretto maschile è stata subito eliminata. Nei quarti di finale, gli Azzurri (Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Giorgio Avola che ha sostituito l'infortunato Andrea Cassarà) sono stati sconfitti dal Giappone per 45-44.
"Il livello è altissimo: da queste Olimpiadi è evidente, ormai il mondo ci ha presi". Così Giorgia Avola ha cercato di spiegare la clamorosa eliminazione della squadra del fioretto maschile. "Per me - ha aggiunto - è stato un incubo. Non pensavo di chiudere in questa maniera". La gara del fioretto a squadre era l'ultima della scherma, e l'Italia chiude senza ori. "Dovremo fare un'analisi per capire cosa è successo", ha ammesso Alessio Foconi.
Anche Giovanni Malagò non ha potuto che sottolineare la deludente prestazione di uno sport che ci aveva abituati bene nel passato. "La scherma male, decisamente male. Oggi era l'ultimo giorno per avere una speranza di fare qualcosa di importante e invece non siamo neanche in zona medaglie. E' una cosa che ci amareggia tanto, questo sicuramente comporterà riflessioni in merito", ha detto il presidente del Coni.
A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Paolo Azzi, presidente della Federscherma. "Il bilancio non può essere soddisfacente, tanto piu' dopo l'eliminazione del fioretto a squadre, che brucia. E' mancato l'oro, e questo pesa, e sono mancate medaglie in specialita' da cui era lecito attenderle: ma - ha aggiunto Azzi - a mente fredda vedremo anche gli elementi positivi". A cominciare dai giovani. "Da oggi le gerarchie olimpiche si azzerano: i giovani proveranno a scalzare i vecchi, i vecchi a difendere il loro posto. Spero solo che l'attività internazionale torni alla normalità per poterli mettere alla prova".