L’attaccante dello Zenit realizza al minuto 108 la rete che permette ai verdeoro di bissare il successo di Rio 2016
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Il Brasile conquista la medaglia d'oro nel torneo di calcio maschile a Tokyo 2020. La selezione olimpica verdeoro batte 2-1 la Spagna ai tempi supplementari: dopo un rigore sbagliato da Richarlison al 38', Matheus Cunha firma il vantaggio nel recupero del primo tempo, ma Oyarzabal segna il pari al 61'. Gli spagnoli colpiscono due traverse all’86' e all’89', ma non evitano l’extra time in cui è decisivo Malcom al 108’: trionfo brasiliano e bis dopo Rio 2016.
E’ la nazionale olimpica del Brasile a conquistare la medaglia d’oro a Tokyo 2020, nel torneo di calcio maschile. Un successo-bis che va ad unirsi a quello ottenuto cinque anni fa a Rio, stavolta ai supplementari anziché ai rigori (allora l'avversaria in finale era la Germania). Favorito alla vigilia e maggiormente efficace sin dalle prime battute, lo stesso Brasile sembra controllare agevolmente il pallino del gioco, anche se la prima occasione di un certo rilievo arriva al 16’ ed è della Spagna: Mikel Oyarzabal crossa in area verso Dani Olmo ma il giovane calciatore del Lipsia non trova il momento giusto per concludere a rete. Con il passare dei minuti la selezione verdeoro a Cinque cerchi alza ancor più la pressione e al 36’ ha un’occasione importante per passare: l’arbitro Beath assegna un rigore per fallo ai danni di Matheus Cunha, ma Richarlison trema dal dischetto tanto da calciare alle stelle. L’occasione sprecata non scoraggia però i brasiliani, che nel recupero del primo tempo passano comunque in vantaggio: è del veteranissimo Dani Alves il cross vincente per Cunha, che conclude al volo e insacca alle spalle di Unai Simon.
Nella ripresa il tecnico spagnolo de la Fuente ‘boccia’ Merino e Asensio, facendo entrare Carlos Soler e Bryan Gil: la partita sembrerebbe non cambiare il suo copione ma al minuto 61’ trova l’improvvisa svolta: gran palla in area proprio di Soler, Oyarzabal interviene in spaccata di sinistro e firma l’1-1. Il match diventa spettacolare, la Spagna alza ulteriormente la pressione e ci prova soprattutto nel finale, ma le conclusioni di Oscar Gil all’86’ e dell’omonimo Bryan tre minuti dopo si schiantano sulla traversa. Si va dunque ai supplementari, e la mossa di André Jardine a inizio extra time si rivela vincente: Malcom entra al posto di Cunha ed è proprio l’attaccante in forza allo Zenit di San Pietroburgo a realizzare, al minuto 108, la rete del 2-1, sfruttando l’assist di Antony. La Spagna non ha più le forze per reagire, il Brasile controlla e si veste d’oro. ‘Solo’ argento per la Rojita olimpica, mentre la medaglia di bronzo, già assegnata venerdì, è del Messico.
DANI ALVES, TROFEO NUMERO 44!
A 38 anni suonati Dani Alves non si stanca di collezionare successi: la vittoria per 2-1 sulla Spagna nella finale olimpica di Tokyo gli ha consentito, infatti, di mettere in bacheca il 44° titolo della sua lunga carriera.