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GINNASTICA

Tokyo 2020, ginnastica: Vanessa Ferrari d'argento nel corpo libero

L'azzurra, alla prima medaglia olimpica della carriera, chiude alle spalle dell'americana Carey

02 Ago 2021 - 11:45
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Storica Vanessa Ferrari alle Olimpiadi di Tokyo 2020: sulle note di "Con te partirò" di Bocelli l'azzurra incanta l'Ariake Gymnastics Centre e conquista la medaglia d'argento nel corpo libero con il punteggio di 14.200. Dopo i due sfortunati quarti posti ai Giochi di Londra 2012 e Rio 2016, arriva finalmente il podio olimpico per la 30enne dell'Esercito: "Una medaglia per chi ha creduto in me". Meglio di lei solo l'americana Carey.

"La medaglia la dedico a tutti quelli hanno continuato a credere in me quando nemmeno io lo facevo. Mi hanno preso e riportato qua. Sono partita che puntavo all'oro, volevo far suonare l'inno. La mia avversaria americana è partita con un punteggio più alto, io ho puntato soprattutto sull'esecuzione, ma ho avuto diversi problemi ai piedi" così Vanessa Ferrari dopo l'argento vinto oggi che ripaga della delusione per quello che ancora oggi considera "il terzo posto di Londra, perché era mio anche se non non c'è stato. A Parigi per l'oro? Si chiude stasera un ciclo, un ciclo di 5 anni cominciato a Rio. Adesso vado in vacanza, poi penserò a come organizzare il mio futuro". 

Finalmente ce l'ha fatta Vanessa Ferrari: alle Olimpiadi di Tokyo 2020 la ginnasta azzurra conquista la prima medaglia olimpica della carriera, uno storico argento nel corpo libero con il punteggio di 14.200. A 30 anni e dopo gli sfortunati quarti posti ai Giochi di Londra 2012 e Rio 2016, Vanessa approfitta dell'assenza della super favorita Simon Biles, non sente la pressione e sulle note di "Con te partirò" incanta l'Ariake Gymnastics Centre della capitale nipponica con un'esibizione perfetta e a tratti commovente. La Ferrari firma una giornata storica per la ginnastica italiana e porta la 28esima medaglia azzurra in Giappone, la nona d'argento. Meglio di lei soltanto l'americana Jade Carey, mentre terzo posto per la giapponese Murakami e la russa Melnikova

La ginnasta di Orzinuovi si esibisce per quinta e si affida a un brano leggendario della musica italiana. E leggendaria è anche la sua performance: pulita e decisa nella parte artistica, emozionante nelle espressioni e a livello coreografico. Vanessa si scrolla di dosso tutte le sfortune del passato, gli infortuni che ne hanno spesso rallentato la carriera con ben cinque interventi chirurgici tra cui la rottura del tendine d'Achille, e infine il Covid che l'ha colpita a marzo di quest'anno. Piu' forte di tutto: Vanessa riscrive la storia della disciplina e per l'Italia è la prima medaglia olimpica nella ginnastica da Amsterdam 1928.

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